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Aprilia: la sicurezza sociale e la legalità sono un diritto di tutti, non un privilegio per pochi.

Lo sfogo di una cittadina di Aprilia al blog Punto e Virgola, dopo il tragico avvenimento della morte dell’immigrato Zaitouni Hady, 43enne originario del Marocco; gli inquirenti ipotizzano si sia trattato di omicidio preterintenzionale compiuto da due italiani.

Informare e condividere sono azioni importanti, sopratutto quando, nella vita della comunità di una cittadina, magari nelle zone più periferiche, si avverte la sensazione di non poter sentirsi al sicuro nel luogo che dovrebbe esserlo per antonomasia: la propria casa.

Le polemiche intorno i fatti di via di Guardapasso e le motivazioni dell’ inseguimento dei due italiani nei confronti del marocchino con precedenti penali hanno alimentato la ricerca di notizie e anche le strumentalizzazioni a volte da parte dei media e dei mezzi di comunicazione.

La vicenda è tutt’ora sotto indagine dunque non è possibile al momento sapere con certezza cosa sia realmente avvenuto e quali siano state le reali motivazioni.

Il clima di insicurezza ed esasperazione nella periferia Apriliana.

Il blog Punto e Virgola ha deciso di indagare e dar voce all’opinione spontanea di due cittadine in merito alla sicurezza sociale e alle loro esperienze.

Una di loro abita proprio in via di Guardapasso, e la sua descrizione aiuta a comprendere quale sia la situazione del quartiere proprio da chi, in quel posto, ci abita quotidianamente.

Cittadini giustizieri fai da te: l’ipotesi.

La piccola comunità periferica è stata oggetto di attenzione mediatica tanto da far nascere il dubbio che possano esistere “ronde” notturne di cittadini per ripristinare la legalità. Tale supposizione è stata smentita dal sindaco Antonio Terra, intervistato ieri da alcuni quotidiani nazionali.

Ricordiamo infatti che la variegata città di Aprilia di compone anche di cittadini che vivono perfettamente integrati con comunità indiane, arabe e di altre etnie.

Quale legalità in via di Guardapasso?

ladro furto con scasso
I furti nelle case avvengono frequentemente in via di Guardapasso ad Aprilia.

La cittadina di Aprilia sottolinea che: “Via di Guardapasso è da sempre terra di conquista per ladri. A me hanno rubato già tre volte. L’ultima volta proprio una settimana fa. I miei vicini? Idem…

La prima volta hanno fatto danni alla casa e portato via tutto…ricordi, regali di laurea…

Non c’è più niente adesso, non so cosa cerchino! La sensazione è sempre svilente e il trauma non passa. Riguardo il tragico evento accaduto ieri, ho letto che il marocchino era già conosciuto dai carabinieri per altri furti e in macchina aveva attrezzi da scasso.

Non ce la facciamo più. Già la crisi ci ha dato mille incertezze economiche, se ci tolgono pure quel poco per vivere, la libertà di uscire di casa…

La seconda volta, i ladri, sono entrati con noi in casa. Abbiamo diritto di essere tempestivamente protetti! E qui il razzismo non c’entra niente! La gente è stanca di subire senza interventi validi che ci proteggano nelle nostre case!

Non si può neanche fare che chi vuole delinqua. Allora entrino in regola e lavorino.”

La legalità come valore.

Quello che emerge da questo racconto è proprio l’accorato appello che invoca alla sicurezza sociale. La ricerca della legalità come valore è un elemento essenziale per una comunità che voglia vivere secondo i dettami di una società che voglia almeno definirsi civile.

Un’altra cittadina, in merito alla criminalità esistente, ribadisce che: “Noi facciamo denuncia ma spesso quest’ultima rimane disattesa. Addirittura pratiche penali e denunce che devono essere protocollate e inviate al Tribunale di Latina, rimangono senza seguito e al protocollo del Tribunale non arrivano mai“.

Sicurezza e legalità, a chi rivolgersi?

Nella città di Aprilia esiste un Osservatorio permanente sulla Sicurezza e la Legalità, istituito dal Consiglio comunale con delibera n.51/2015. Dalle ricerche effettuate sul web risulta che l’ultima riunione sia stata svolta il 25 Ottobre 2017. All’ordine del giorno si trova scritto “Aprilia, radicalismo islamico alla luce degli ultimi fatti di cronaca”.

Terrorismo ad Aprilia?

I fatti di cronaca internazionali, risalenti a qualche anno fa, riportano la presenza ad Aprilia di Anis Amri il tunisino autore dell’uccisione di due ragazze alla stazione ferroviaria di Saint-Charles a Marsiglia nel 2017 e di Anis Amri, terrorista di Tunisi e colpevole della strage di Berlino nel 2016. Entrambi avevano vissuto ad Aprilia, nella zona di Campoverde, nelle campagne sperdute tra i casolari, coincidenze che hanno fatto scattare, nel 2017, le indagini dell’antiterrorismo nostrano.

Perchè nasce l’Osservatorio della sicurezza e della legalità ad Aprilia?

Tra gli obbiettivi fondanti della Consulta si legge: “L’Osservatorio infatti è stato istituito con l’obiettivo di rappresentare un centro cittadino di studio, ricerca, documentazione e soprattutto di iniziativa sociale a sostegno della legalità.

Inoltre il primo cittadino aggiunge che tale consulta: “è volta a promuovere iniziative mirate a diffondere la cultura della legalità favorendo la crescita del senso di consapevolezza collettiva intorno a principi e questioni di natura etica e giuridica, favorendo l’attivazione di una rete virtuosa tra enti locali, forze di Polizia nazionali e locali, istituti scolastici, associazioni, organizzazioni sindacali, esponenti della Curia, soggetti attivi sul territorio”.

Il necessario bisogno della legalità.

Proprio per questo riteniamo che il filo rosso che lega le storie di microcriminalità e le narrazioni intorno al terrorismo sia proprio la legalità, assente in diverse dimensioni e sfumature, una mancanza sicuramente alimentata da motivi e ideologie (quando presenti) di diversa intensità ma pur sempre intrinsecamente connessa con la deviazione dalla norma, dalle regole di umana convivenza e dall’evidente disprezzo delle regole.

L’appello dei cittadini e delle associazioni di Aprilia per la legalità.

Segnale di avviso

Le associazioni del territorio attive, tra cui FareteOnlus e Dialogo della Dott.ssa Emilia Ciorra  sono vicine alle legittime  preoccupazioni dei cittadini e si stanno muovendo affinchè sia attivata la funzione dell’Osservatorio della legalità e della Sicurezza di Aprilia.

Non solo i fatti di cronaca internazionale devono smuovere l’operato del Comune ma la ricerca della legalità deve essere un percorso che attivi soluzioni per la vita quotidiana dei cittadini, a partire dai furti subiti in casa e dal necessario diritto alla sicurezza nei quartieri.

Gli episodi di violenza emersi recentemente ad Aprilia non possono che sottolineare il clima di tensione e l’esasperazione di una parte di cittadini che non può essere abbandonata a sè stessa e lasciata senza una risposta.

Ti invito a commentare e a lasciare la tua opinione sul blog Punto e Virgola!

Punto e Virgola l'informazione di tutti e per tutti

PER SAPERNE DI PIU’:

Leggi anche il mio articolo: Daisy Osakue e il presunto ladro di Aprilia: aggressioni a sfondo razzista?”

 

 

 

 

 

 

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Daisy Osakue e il “presunto ladro di Aprilia”: aggressioni a sfondo razzista?

Le ultime notizie di cronaca, spesso amplificate dai media tradizionali, riportano con una pericolosa frequenza gli episodi di aggressione e di violenza a danno di persone di colore.  Di seguito due esempi avvenuti di recente a Moncalieri in Piemonte e ad Aprilia in provincia di Latina.

Daisy Osakue
L’atleta Daisy Osakue, discobola italiana

Chi è Daisy Osakue.

L’atleta Daisy Osakue, classe 1996, vive a Moncalieri in provincia di Torino. E’ primatista italiana di lancio del disco under 23. Di origini nigeriane, gareggia con la maglia azzurra e si appresta a partecipare alle competizioni europee di Berlino della sua specialità sportiva.

Chi è il presunto ladro di Aprilia?

Un uomo marocchino  Zaitouni Hady di circa 41 anni, immigrato, con precedenti penali. La notte scorsa si trovava  a bordo di una Renault Megane nei pressi delle abitazioni in via di Guardapasso, un quartiere periferico di Aprilia.

carabinieri

Cosa hanno in comune Daisy Osakue e l’immigrato di Aprilia Zaitouni Hady?

Entrambi sono stati vittime di aggressioni. La prima ha subito un danno all’occhio sinistro: colpita di notte, mentre rientrava a casa, da un uovo lanciato da sconosciuti alla guida di una Fiat Doblò a Moncalieri. L’atleta  ha subito un’abrasione, che, si spera non pregiudicherà la partecipazione ai prossimi europei di atletica. Gli aggressori si sono dileguati e non è stato possibile identificarli.

La ragazza sottolinea che: “Per fortuna è soltanto una abrasione. Qualche giorno di riposo, qualche goccia e dovrei star bene – Il gesto non è stato accompagnato da insulti a sfondo razzista ma volevano colpire una ragazza di colore, è razzismo. Un atto di codardia”. Aggiunge poi: “Credo che non cercassero me, ma più in generale una ragazza di colore. In quella zona ci sono molte prostitute di origine africana, probabilmente volevano colpire una di loro per fare una bravata”.

Al marocchino di Aprilia invece è toccata una sorte ben peggiore: la morte. Secondo le ricostruzioni dei maggiori quotidiani nazionali la scorsa notte l’uomo sarebbe stato inseguito da due italiani quarantenni. A motivare l’inseguimento la convinzione che il marocchino stesse per compiere un furto in una delle abitazioni della periferia apriliana.

Come è morto il presunto ladro di Aprilia?

I due avrebbero inseguito il quarantunenne fino alla strada nettunense, all’altezza della stazione di Campo di Carne, dove quest’ultimo, finito fuori strada con l’auto sarebbe stato “finito” e “giustiziato”.

Le ultime dichiarazioni dei due inseguitori

A loro carico adesso vi è una denuncia di omicidio preterintenzionale, il 43enne e il 46enne, incensurati, hanno affermato che:Non volevamo fare del male a nessuno, solo aiutare i carabinieri che abbiamo costantemente informati durante l’inseguimento.Abbiamo fatto una sciocchezza, siamo rovinati”.

Un omicido a sfondo razziale?

Secondo Il Giornale, gli inquirenti al momento hanno escluso il movente razziale e pare che siano state una serie di concause a generare l’omicidio. L’autopsia stabilirà le vere cause della morte dell’uomo, se avvenuta in seguito all’urto dell’automobile contro un muretto oppure dovuta alle percosse ricevute.

Pericolo di razzismo ad Aprilia?

La città apriliana non per questo può essere identificata come pericolosa o quantomeno “razzista”. Il giorno precedente si era svolta presso il Parco Falcone e Borsellino la tavola rotonda “Da Aprilia e dal Pontino un ponte per Riace: accogliere includere e integrare” a cura di Fareteonlus e con la partecipazione di numerose associazioni, all’interno del Primo festival dell’integrazione e della cultura araba. La manifestazione ha visto la partecipazione di numerose persone oltre a prevedere una simpatica gara culinaria a base di cous cous gestita dall’Associazione Al Mouhaer.

La città di Aprilia in festa la sera precedente all’omicidio.

Generalizzare e “fare di tutta un’erba un fascio” infatti non sarebbe corretto. Episodi di violenza, come quello di Moncalieri e quello di Aprilia, seppur accomunati dalla violenza perpetrata verso cittadini di colore non giustificano una lettura delle città come assediate dal razzismo.

Molti cittadini infatti  non sono intolleranti e si dimostrano aperti alle diversità culturali, cosi come purtroppo esistono delle eccezioni che spiccano nelle cronache nazionali. Bisogna comunque sottolineare che l’omicidio di Aprilia è ancora sotto indagine e già da ora vengono smentite ipotesi riconducibili al razzismo.

Ronde notturne di cittadini ad Aprilia per garantire la legalità? Parla il Primo cittadino Antonio Terra.

La ricerca della legalità infatti deve avvenire attraverso i canali previsti dalla legge, denunciando e affidandosi alle forze dell’ordine, il sindaco Antonio Terra afferma che: “Non ci sono ronde sul territorio. Aprilia non è il Far West”   inoltre il primo cittadino aggiunge dalle pagine del Il Messaggero: “«La giustizia privata, il far west non porta da nessuna parte – aggiunge- qui ad Aprilia abbiamo circa 10000 cittadini tra comunitari ed extracomunitari. In gran parte sono rumeni, la comunità nordafricana è invece piccola. Gli indiani sono invece circa 1800. Molti lavorano nelle campagne. Ad Aprilia c’è un buon livello di integrazione, i bambini frequentano le scuole e solo l’altro giorno avevamo organizzato nel parco principale della città il Festival del cous cous».

Gli avvenimenti lasciano pensare comunque che sia presente un alto livello di esasperazione per alcuni cittadini sopratutto in tema di legalità.

E tu cosa ne pensi? Dicci la tua! Lascia un tuo COMMENTO!

 

 

 

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Quali costi per l’immigrazione clandestina in Europa nel 2018?

I flussi migratori seguiti dagli sbarchi sono al centro delle statistiche riguardanti la popolazione immigrata nel territorio Europeo. Secondo gli ultimi dati disponibili i paesi con il calo maggiore di nuovi arrivi sarebbero proprio l’Italia e l’Ungheria. La penisola italiana registra una diminuzione pari al 75%, mentre la seconda si attesta su un decremento del 68%.

Gli immigrati scelgono frequentemente l’Europa quale meta di arrivo ( o sarebbe il caso di dire, più correttamente, di sbarco), e la Spagna si trova ad oggi ad essere in cima alla lista dei paesi in cui aumenta la percentuale di arrivi con un 6% su base annuale.

Il primo trimestre di quest’anno ha visto arrivare 3500 immigrati nella sola penisola iberica, a fronte dei 6000 totali di Italia e Grecia.

Ma quanti sono gli immigrati presenti nell’Unione Europea e dove si trovano?

La presenza di stranieri  per ogni paese europeo è la fotografia scattata dai dati delle statistiche Eurostat relativi al 2017:

  • in Italia gli immigrati sono al 7%;
  • in Spagna all’8%,
  • in Germania all’8,8%
  • in Lussemburgo all’11%
  • in Bulgaria all’1,3%,
  • in Slovacchia al 0,6% il paese con il minor numero di immigrati in Europa
  • La punta più alta è quella toccata dall’Estonia con il suo 13,1% di presenza immigrata;
  • La Svezia si avvicina al 13%, attestandosi su un 12,4%

 

Presenza di immigrati in Europa
Dati Eurostat 2017 relativi alla presenza in percentuale di immigrati in alcune nazioni europee

Il caro costo dell’illegalità: diminuiscono gli sbarchi ma aumentano i clandestini irregolari in Europa.

Nonostante il calo del numero degli sbarchi, l’Italia presenta delle anomalie riguardo al numero di immigrati, che pur non essendo in possesso di un regolare permesso di soggiorno, si trovano a vivere nel territorio italiano.

Quanti sono gli immigrati clandestini in Italia?

Il Centro studi Idos attesta la presenza di irregolari nella penisola italiana in una cifra non poco significativa: oltre 500mila persone nell’anno 2016. L’anno successivo l’Istituto registra un’aumento dell’immigrazione clandestina, incrementata di 56mila unità. Una crescita, quella del 2017, accompagnata dall’aumento dell’immigrazione regolare, quantificabile complessivamente in circa 5 milioni e 950mila persone (regolari e irregolari).

Quanti sono gli immigrati clandestini in Europa?

Le statistiche elaborate dall’Eurostat offrono una stima da cui attingere per comprendere il fenomeno migratorio e i flussi di immigrazione clandestina in termini di consistenza degli immigrati irregolari in Europa: 618000 le persone presenti illegalmente nel territorio comunitario nell’anno 2017.

Il divieto di ingresso da parte di Spagna, Francia e Polonia ha riguardato rispettivamente 203mila persone, 86mila e 38mila  persone.

Come gli Stati gestiscono il sistema di accoglienza degli immigrati?

Questi numeri possono facilmente generare la domanda, di cui tanto si discute e si è parlato in questi anni, relativa alle capacità economiche ed organizzative degli stati europei di accogliere gli immigrati.

La questione diventa ancora più pericolosa se si aggiunge alla popolazione migrante quella fetta di immigrazione clandestina che fa “esplodere”i conti pubblici in alcune nazioni, tra cui l’Italia.

Proviamo ad approfondire brevemente il sistema italiano nelle seguenti righe: attualmente il meccanismo di accoglienza ed espulsione degli immigrati è di competenza delle prefetture, in collaborazione con i Centri di Prima accoglienza, i Centri per richiedenti asilo ed eventualmente nel caso in cui sia necessario, il passaggio ai Centri di identificazione ed espulsione.

Dove vanno poi gli immigrati clandestini?

Coloro che vengono espulsi dovrebbero transitare verso i comuni individuati dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, dove poi poter essere inseriti in un progetto di accoglienza finanziato da uno specifico fondo del Viminale.

La presenza massiccia del flusso migratorio ha però messo in crisi questo delicato sistema (il picco di tale fenomeno è iniziato nel 2015) e di conseguenza sono nati i Centri di accoglienza straordinaria, gestiti da cooperative, alberghi e associazioni.

Purtroppo molto spesso queste strutture diventano casi mediatici: vessazioni, sfruttamento e privazione di ogni dignità umana per gli immigrati “ospiti” salgono agli onori della cronaca.

Quanto costa ogni immigrato clandestino in Italia?

I costi dell’immigrazione clandestina sono quantificabili nei 35 euro che lo Stato versa per ogni persona irregolare nei Centri di accoglienza straordinaria, questa cifra dovrebbe coprire vitto, alloggio e altre spese per un totale di 12,600 euro all’anno. La spesa pubblica nell’anno 2017 è stata di 2,5 miliardi per il solo sostentamento. Importante è sottolineare che la cifra non viene consegnata alla persona immigrata ma arriva direttamente a coloro che gestiscono il centro.

Infatti, come è facile immaginare, lievitano le spese per tutto ciò che gira intorno a queste strutture, ad esempio le spese sanitarie e la manutenzione degli edifici.

Ma non si tratta solo di questo, sempre nel 2017 lo Stato italiano ha stanziato in totale 4 miliardi per il “settore dell’immigrazione” tra costi per il personale pubblico, per il trasporto, per le attrezzature. L’interrogativo di fondo, a fronte delle storture presenti, è anche e sopratutto sul come siano stati utilizzati questi soldi.

Probabilmente, nonostante l’ingente somma, questo denaro non sarebbe necessario a coprire altre emergenze, nel caso in cui si dovesse verificare un’ondata migratoria delle proporzioni di quella del 2015.

Quali sono i costi per gli immigrati clandestini in Europa ?

Per capire meglio il fenomeno delle migrazioni di oggi è utile fornire una breve panoramica sulle spese sostenute giornalmente nel 2017  da alcuni dei paesi della comunità europea secondo l’European Migration Nation (una rete istituita dal Consiglio d’Europa per informare sui temi dell’immigrazione): la gestione francese dell’accoglienza straordinaria risulta più economica di quella italiana e si attesta sui 16 euro, mentre 24 euro a migrante sono previsti per accoglienza, sistemazione e welfare.

La Slovacchia spende all’incirca 40 euro al giorno per ogni persona immigrata, la Finlandia 49 euro per gli adulti e la cifra aumenta per i minori nei centri di accoglienza; l’Olanda 63 euro al giorno, il Belgio 51 euro giornaliere, in cui è incluso anche il costo per il personale.

Perchè è importante per gli Stati avere un buon sistema di accoglienza.

Se mal gestita dunque l’immigrazione clandestina si tramuta in un aggravio dei costi sostenuti dagli Stati e, oltre ad essere una pratica fuori dalla legalità, sembra anche incoraggiare comportamenti privi di etica e dignità da parte di spregevoli speculatori.

Se sei arrivato fin qui vuol dire che l’articolo ti ha interessato, allora che aspetti a lasciare un commento? Tu cosa ne pensi dell’immigrazione clandestina?

 

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La speranza è l’ultima a morire.

Il film dell’artista Virginia Barrett “A me resta la speranza” sarà presentato in Toscana il 26/07/2018.

La splendida cittadina di Marina di Grosseto farà da cornice alla proiezione del docufilm sulla storia di una ragazza sopravvissuta agli sbarchi a Lampedusa. La tematica dell’immigrazione in Italia sta avendo un’eco mediatico non indifferente e variegate sono le voci che si sentono al riguardo, chi ha favore dell’accoglienza e chi nettamente contro la possibilità della nostra penisola di poter realmente accogliere tutti coloro che ne fanno richiesta o che ambiscono ad arrivare qui.

Gran Teatro Marine di Leopoldo II
Grand Hotel Marine Leopoldo II, Marina di Grosseto (Toscana)

Il tema sociale affrontato, alquanto attuale, ha permesso all’artista di vincere il “Premio sorriso Diverso” di Rai Cinema Channel proprio per il documentario che ha diretto dal titolo “A me resta la speranza”. Questo prodotto artistico sta facendo il giro del belpaese e questa sarà la volta del centro-Italia.

Virginia Barrett
L’artista Virginia Barrett. 

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Naschira e dalla Barrett International Group di Virginia Barrett.

L’evento si svolgerà presso il Teatro Gran Hotel Terme Marine Leopoldo II, in via IV Novembre, a Marina di Grosseto alle ore 18,30.

Saranno presenti sia la regista che l’attrice protagonista Marcia Sedoc per animare il dibattito sulla questione sociale, declinata nella dimensione artistica.

Marcia Sedoc
L’attrice Marcia Sedoc

A condurre la serata ci sarà Giancarlo Capecchi e oltre alla proiezione del film (con l’attore Michele Celeste) sarà possibile assistere alla sfilata multietnica di moda della stilista Lara Roggi, in cui sfileranno le allieve della scuola di portamento Giorgia Venturini (Miss Civitavecchia Elegance 2018) e Lina Montanari (Miss Forte Michelangelo 2018). Le melodie della chitarra di Janet Davitti accompagneranno e allieteranno la serata.

Per chi ama riflettere oltre le apparenze ed è dotato di senso artistico a 360 gradi.

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Barrett International Group

Inoltre puoi leggere Una vita al servizio dell’arte.

Virginia Barrett racconta la sua dolce vita l’intervista rilasciata dall’artista a Punto e Virgola.

Se sei arrivato/a fin qui vuol dire che hai letto o almeno sbirciato fino in fondo l’articolo… Che aspetti a commentare? FATTI SENTIRE! 

 

PER SAPERNE DI PIU’:

Barrett International Group

Sito ufficiale dell’artista Virginia Barrett

Teatro Grand Hotel Marine Leopoldo II Marina di Grosseto

 

 

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Aprilia città solidale: un confronto pubblico sull’accoglienza in stile Riace.

COMUNICATO STAMPA

IL FORUM NUOVI CITTADINI dell’associazione di promozione sociale A.p.s. “FarereteOnlus” del Lazio – Federazione Di Enti Ed Organismi No Profit Fare Rete Per Il Valore Della Persona E Dell’impresa Sociale Onlus – organizza la Tavola Rotonda “DA APRILIA E DAL PONTINO UN PONTE PER RIACE. ACCOGLIERE, INTEGRARE ED INCLUDERE” che si terrà in Aprilia il giorno sabato 28 luglio alle ore 16,00, presso il Parco Falcone e Borsellino (ex Parco dei Mille), in occasione del Primo festival Internazionale della cultura araba e dell’integrazione.

 

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Aps. FarereteOnlus- Uniti nella diversità
  • ASSOCIAZIONE “AL MOUHAJER”
  • ASSOCIAZIONE “DIALOGO” E LE COMUNITA’ STRANIERE DI APRILIA DELL’INCUBATORE SOLIDALE IMMIGRAZIONE DEL COMUNE DI APRILIA
  • ASSOCIAZIONE ITALIA-CAMERUN “SAWA”
  • ASSOCIAZIONE “CAMROL” – CAMERUNESI DI ROMA LAZIO
  • ASSOCIAZIONE NAZIONALE “FORUM ITALO TUNISINO”
  • COORDINAMENTO “RETE SCUOLE MIGRANTI” DELLA PROVINCIA DI LATINA
  • COORDINAMENTO PONTINO “ANCESCAO”
  • “FORUM TERZO SETTORE” DELLA PROVINCIA DI LATINA

PARTECIPANO IN QUALITA’ DI RELATORI ED OSPITI:

  • DOMENICO RIZZUTI – FORUM ITALO TUNISINO E DELEGATO RECOSOL
  • GABRIELE GIANNINI – PRESIDENTE RETE CINEST E SEGRETARIO NAZIONALE CGIL SCUOLA UNIVERSITA’ E RICERCA
  • DON ALESSANDRO SAPUTO – VICARIO DEL VESCONO DIOCESI DI ALBANO
  • NICOLA TAVOLETTA – FORUM TERZO SETTORE PROVINCIA DI LATINA
  • DOTT.SSA EMILIA CIORRA – FORUM NUOVI CITTADINI DI APS FARERETEONLUS
  • DOTT.SSA FLAVIA ANASTASI E DR. SSA VALERIA LEVA – ASSOCIAZIONE DIALOGO ONLUS
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La Casa delle Culture di Dialogo Onlus
  • CLAUDIO CURZOLA – ASSOCIAZIONE PER IMMIGRATI DIALOGO E ASSOCIAZIONE ITALIA-CAMERUN SAWA
  • MANI NDONGBOU BERTRAND – PRESIDENTE COMUNITA’ CAMERUNENSE DI ROMA E DEL LAZIO
  • SIGN.RA FATMA BEN LALLA – PRESIDENTE ASSOCIAZIONE DI IMMIGRATI AL MOUHAJER – IN QUALITA’ DI ORGANIZZATRICE DEL PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CULTURA ARABA E DELL’INTEGRAZIONE DELLA PROVINCIA DI LATINA
  • OPERATORI ED OSPITI DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA DELLA COOPERATIVA SOCIALE KARIBU
  • VOLONTARI DEL COORDINAMENTO PONTINO DELLA RETE SCUOLE MIGRANTI

SONO STATE INVITATE LE RAPPRESENTANZE ISTITUZIONALI DEL COMUNE DI APRILIA, DELLA PROVINCIA DI LATINA ED IL MONDO ASSOCIATIVO LOCALE E PROVINCIALE. TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE

L’iniziativa rientra nell’ambito delle manifestazioni organizzate per promuovere l’ “accoglienza diffusa”  sui nostri territori, ed in particolare il “modello Riace” del Sindaco Domenico Lucano ed è propedeutica all’evento nazionale “RIACE.UN SOGNO DIVENTATO REALTA’”,  con il sindaco DOMENICO LUCANO che si terrà Giovedì 13 settembre presso l’ Auditorium Centro Sperimentale di Cinematografia ROMA- CINECITTA (in attesa di conferma).

Emilia Ciorra Presidente di Farerete Onlus di Aprilia
La dott.ssa Emilia Ciorra, Presidente dell’Associazione di Promozione sociale FarereteOnlus del Lazio.

L’ Obiettivo della Tavola Rotonda è contribuire a sviluppare la Rete dell’associazionismo dell’Area Immigrazione ed Integrazione a livello provinciale e regionale e stimolare un dibattito serio e responsabile sui modelli di accoglienza e sul passaggio successivo dell’integrazione e dell’inclusione dei migranti, portando avanti le proposte di buona accoglienza cd. “accoglienza intelligente” come è il caso del Modello Riace del Sindaco Domenico Lucano  anche sui territori della nostra Provincia di Latina e del Lazio.

Lo stesso Papa Francesco ha richiesto più volte a chi ci governa per i migranti e rifugiati “una prima sistemazione adeguata e decorosa” nei programmi di accoglienza diffusa, per “facilitare l’incontro personale, permettere una migliore qualità dei servizi e offrire maggiori garanzie di successo”.

Nel 2016 il Papa In una lettera ha fatto i complimenti proprio al primo cittadino del piccolo paese della Locride, Domenico Lucano, che dà agli immigrati piccoli ed autonomi alloggi ristrutturati e fondi per aprire attività. Quello che per l’Italia è un caso isolato, per il Vaticano è un modello.

Nella missiva, breve e affettuosa, Papa Francesco si è rivolto al sindaco di Riace,  Lucano, per esprimere apprezzamento per il modello di accoglienza messo in piedi nel piccolo paese della Locride, rinato proprio grazie ai rifugiati. “Conosco le sue iniziative, lotte personali e sofferenze – scrive il Pontefice al sindaco – Le esprimo, perciò, la mia ammirazione e gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati”.

Primo comune italiano in cui i migranti non vengano reclusi in centri di accoglienza, ma accolti in vere e proprie case che vengono loro affidate, Riace è rifiorito proprio grazie all’arrivo dei profughi sbarcati sulle coste calabresi. Svuotato dall’emigrazione, il piccolo centro della Locride è stato ripopolato dai migranti alloggiati nelle vecchie case del paese, nel corso del tempo utilizzate anche per ospitare le botteghe artigiane, rinate proprio grazie ai profughi che hanno ripreso in mano le attività tradizionali.

Un “miracolo” possibile grazie ad una diversa gestione dei finanziamenti previsti per l’accoglienza, usati – ha spiegato spesso il sindaco Lucano – “per integrare e non per dividere”. I 30 euro giornalieri stanziati in tutta Italia per ogni rifugiato, non vengono dispersi ma centralizzati dall’amministrazione, che li usa per ristrutturare le vecchie case del paese, avviare attività che poi sono i migranti a portare avanti, mettere in piedi progetti. Per non far inciampare il sistema nei ritardi con cui i fondi vengono materialmente trasferiti, a Riace circolano dei bonus – con su la faccia di Che Guevara, Martin Luther King, Peppino Impastato – che permettono ai rifugiati di fare acquisti in paese.

Un circuito virtuoso che ha permesso anche ai calabresi rimasti in paese di non fare le valigie. E non solo perché il Comune ha assunto mediatori culturali, che in alternativa avrebbero dovuto cercare fortuna altrove. Grazie ad una popolazione in continua crescita bar, panetterie, botteghe e persino la scuola elementare e l’asilo non hanno chiuso i battenti.

Alla Santa Sede, l’esperimento è piaciuto tanto da invitare il suo “ideologo” Lucano al summit europeo che, su iniziativa di Papa Francesco, si è tenuto il 9 e il 10 dicembre a Città del Vaticano, per mettere a confronto le buone pratiche messe in atto nel mondo a favore di rifugiati e sans papier.

Un appuntamento conclusosi con il progetto di creare una rete mondiale di sindaci impegnati in un modello diverso di accoglienza e che si sostengano l’un l’altro, con l’appoggio del Vaticano.

Così, mentre il Viminale fa le pulci al modello Riace, con ispezioni a sorpresa e contestazioni su presunte incongruenze fra le carte dei progetti, dal pontefice arriva una proposta chiara “Le porte della mia casa saranno sempre aperte per lei e per questa nuova rete”, ha scritto Papa Francesco al sindaco.

Il presidente

Dr. Ssa Emilia Ciorra – cell. 3384054597

APS FARERETEONLUS

PER SAPERNE DI PIU’:

WWW.FACCIAMORETE.ORG

Pagina Facebook FareteOnlus

E-MAIL: FACCIAMORETE.ORG@GMAIL.COM

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Perché è importante usare il web nella comunicazione sociale degli Enti no-profit.

Uno strumento indispensabile per la comunicazione sociale degli enti del Terzo Settore è lo storytelling (la narrazione in modo convincente e persuasivo).

Il web mette a disposizione svariati canali i quali possono donare maggior valore alle opere dei sostenitori e dei donatori degli enti-no profit.

Ritengo che la scelta della strategia comunicativa debba essere guidata tenendo bene a mente quali siano gli obbiettivi specifici degli enti del Terzo settore:

  1. Incrementare i sostenitori; è necessario accattivarsi la fiducia dell’utente comunicando la propria identità e le finalità dell’ente;
  2. Aumentare le donazioni; la strategia di marketing va integrata con i social network, tramite la ricerca del giusto target si potranno scovare potenziali donatori, soprattutto quelle interessate alle cause benefiche;
  3. Creare reti; spesso le onlus e le associazioni collaborano tra di loro per la risoluzione delle emergenze e si interfacciano con i territori.

Molto spesso è possibile osservare alcuni errori che si compiono nella comunicazione sociale da parte degli enti no-profit:

  • mostrare immagini di sofferenza e dolore, che potrebbero generare paura e allontanamento dell’utente, al contrario la scelta di immagini estreme dovrebbe essere usata come inizio di una storia che finisce con un “lieto fine”. Immagini di persone guarite da una cura, bambini felici dopo aver superato un trauma sono da preferire per lanciare un messaggio positivo e attirare nuovi sostenitori della causa dell’ente.
  • non differenziare le pubblicità in base alla propria identità e alla missione dell’ente no-profit, spesso l’utente fatica a rintracciare chi ha lanciato quel messaggio poichè le pubblicità si somigliano tra di loro e non contengono elementi distintivi della propria attività sociale.

Giungere al cuore delle persone con immagini e video è il mezzo giusto per diffondere il messaggio dell’ ente, purchè sia fatto correttamente e senza commettere gli errori sopracitati.

Punto e Virgola. Esempio di campagna con immagini positive
Esempio base di una campagna contro la povertà minorile con utilizzo di immagini positive.

 

La comunicazione sociale ha un grande alleato, spesso sottovalutato: il social network per eccellenza in tal caso è Facebook.

Progettare la presenza on-line e curare una pagina dell’ente no-profit è fondamentale, così come creare un gruppo per rafforzare la comunicazione interna tra volontari e sostenitori.

Altri efficaci canali comunicativi sul web sono Linkedin, Instagram, Youtube che possono essere utilizzati per la comunicazione sociale dell’Ente no profit.

Usati bene tutti i social costituiscono un’arma efficace per una comunicazione integrata di un ente del Terzo Settore: ben vengano blog, e-mailing, siti internet.

Il Terzo settore spesso non prende in seria considerazione le potenzialità del web, alla base un pregiudizio affrettato sui social media cui si attribuisce poca  serietà e superficialità.

Penso invece che sia necessario ribaltare con forza questa prospettiva: le strategie di marketing sul web sono un’opportunità unica, regalano una visibilità senza precedenti a queste organizzazioni.

Quali sono le caratteristiche vincenti della comunicazione sociale sui social?

  1. Condivisione: è possibile la contaminazione on-line di idee, pensieri, immagini, video e file;
  2. Partecipazione: si crea coinvolgimento che ruota intorno ad un’idea, un progetto, un evento, una campagna;
  3. Reciprocità: si ha garanzia di relazioni rispettose l’uno dell’altro;
  4. Gratuità: è possibile attivare campagne e comunicare gratis o ad un costo contenuto.

Comunicare bene nel sociale è possibile, se sai come farlo!

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Oggi è divenuto un imperativo etico, a garanzia della trasparenza dell’ente no-profit, costituisce una leva strategica di ogni organismo e induce le persone verso modelli comportamentali sani ed educativi.

Senza la comunicazione non è possibile mettere in pratica la missione che l’ente no-profit si è proposto.

E tu cosa ne pensi? Lascia il tuo commento!

 

 

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Riforma del Terzo Settore: probabile proroga.

Un nuovo aggiornamento dal sito www.ilsole24ore.com sulla questione del Terzo Settore cui moltissime associazioni sono interessate. Si riporta l’articolo di Marco Mobili e Giovanni Parente e in fondo il link all’originale:

Un disegno di legge leggero di appena due articoli (compresa l’entrata in vigore) in grado di viaggiare su una corsia ultraveloce per spostare in avanti di altri sei mesi il termine per adottare i correttivi al Codice del Terzo settore (Dlgs 117/2017).

È la carta che prova a giocare il Senato con una proposta (atto 604) di iniziativa di Massimiliano Romeo cofirmata da Stefano Patuanelli, rispettivamente capigruppo di Lega e Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama. Il Ddl porterebbe a inizio febbraio la scadenza per l’adozione dei correttivi attualmente fissata al 2 agosto (12 mesi dall’entrata in vigore del Codice).

La scadenza del 2 agosto

I tempi, quindi, sono strettissimi, anche perché c’è già un primo decreto correttivo “consegnato” al Parlamento dal Governo Gentiloni il 21 marzo scorso e che deve completare ancora l’iter dei pareri parlamentari. Per questo il Ddl punta ad avere un iter iperaccelerato. Ieri è stato esaminato in sede referente dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama ed è stato già fissato per oggi alle 18 il termine per la presentazione degli emendamenti.

Se tutto andrà liscio, il testo potrebbe arrivare subito in Aula per poi ottenere il definitivo via libera da Montecitorio. «Si tratta di una corsa contro il tempo per completare la riforma del Terzo settore. Il tentativo è quello di cercare di ottenere qualche mese in più e definire i tasselli mancanti» spiega Massimiliano Romeo al Sole 24 Ore. Il tutto cercando di «ascoltare e accogliere le sollecitazioni che ci stanno arrivando proprio dalle rappresentanze del mondo del Terzo settore».

Uno strumento che potrebbe consentire anche di raccogliere tutto il consenso necessario intorno ai correttivi, visto che come recita la relazione illustrativa al Ddl «le modifiche al codice del Terzo settore non hanno registrato l’intesa in Conferenza unificata».

L’appello del Forum: rinvio anche per gli statuti 

L’approvazione del disegno di legge non preclude comunque l’espressione dei pareri sullo schema di decreto correttivo già all’esame delle commissioni parlamentari. A tal proposito, i rappresentanti del mondo del non profit auspicano che l’iter venga concluso quanto prima.

Il Forum del Terzo settore , che sul proprio sito web presenta addirittura un conto alla rovescia verso la scadenza del 2 agosto, sottolinea attraverso la presidente Claudia Fiaschi, «l’importanza di un primo correttivo che intervenga sulle principali criticità applicative riscontrate dagli enti nel corso degli ultimi mesi». Ma si pone anche un’altra questione che riguarda da vicino sia gli enti che i professionisti che li assistono.

A questo punto, prosegue la Fiaschi, «è necessaria una proroga di sei mesi per l’adeguamento degli statuti fissati oggi a febbraio 2019 ma non ci sono i parametri per prendere le principali decisioni».

Una soluzione che consentirebbe di spostare tra fine luglio e i primissimi giorni di agosto 2019 la scadenza «andando così a configurare un allineamento con i termini ordinariamente previsti per la convocazione delle assemblee» in vista dei principali adempimenti a cui far fronte. 

PER APPROFONDIRE:

Corsia veloce per la proroga della riforma del Terzo settore.

Forum Terzo Settore. Proroga in vista il Sole24ore

Forum del Terzo Settore. Lo stato dell’arte della Riforma

La Riforma del Terzo Settore: a che punto siamo

Solidarietà e sussidiarietà: un approfondimento

 

 

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Per sognatori notturni: tra venerdì e sabato la diretta radiofonica di Lazio Sociale

Lazio Sociale è nuovamente on-air, come ogni mese, per volare nelle notti laziali su Radio Impegno e Radio Città Futura, da venerdì 20 luglio alle ore 24,00 a sabato 21 luglio alle ore 07,00.

A condurre il Presidente Alessandra Bonifazi in studio con il Portavoce del Forum del Terzo Settore della provincia di Latina Nicola Tavoletta e il docente universitario e costituzionalista Fabio Cestelli.

Tantissimi i collegamenti esterni: il giornalista Roberto Pagano, il Presidente di ACLI TERRA Latina e chef internazionale Agostino Mastrogiacomo, il Consigliere del II Municipio Caterina Boca, la blogger Flavia Anastasi, Gianluca Ricci dell’associazione Cuore Digitale, Paola Lazzarini del Movimento “Donne per la Chiesa”, Ignazio Catauro coordinatore Acli Terra Molise, Germano Baldazzi volontario della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Merola assistente sociale del Centro di Accoglienza Il Gelsomino, Carmen Iallorenzi referente del settore educativo del centro di accoglienza Il Gelsomino, l’avvocato Alessandro Lodato, il giornalista Roberto Pagano e la mamma lavoratrice Daniela Vasselli.

Punto e Virgola diretta Radio

La grafica è curata dalla nostra giovanissima designer Martina Pastore, nonché ideatrice dell’originalissimo logo di Viandanti Sociali, e le interviste dai suoi colleghi Lorenzo Fanciulli e Benedetta Pompilio.

Tante le riflessioni sul sociale, la politica, l’economia, il terzo settore, ma anche tanta musica e storie. Inoltre vi daremo le ultime notizie sul nuovo premio di Viandanti Sociali, la rubrica del blog di Lazio sociale che nasce per valorizzare il turismo, l’ambiente e l’agricoltura.

Ma non diamo troppe anticipazioni, altrimenti che sorpresa è?!

Parleremo anche di cosa resta del Mondiale di Calcio 2018, la rubrica “oggi successe”, le “storie nelle storie” e la rassegna stampa della mitica edicola Alberto del Piazzale Prampolini a Latina.

Nel mistero della notte ci sarà SUMMER SUMER per una emozionante estate di intrighi e sorrisi, una esperienza di voci notturne da non perdere!

Fonte: https://laziosociale.com/2018/07/19/una-nottata-allinsegna-delle-novita-da-non-perdere/

PER SAPERNE DI PIU’:

Sociale, turismo, premi e curiosità in casa Radio Impegno! Non perdete la puntata di Luglio

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Avviso di indizione di istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di un soggetto partner del Terzo Settore per la coprogettazione della realizzazione del servizio Prevenzione e sostegno ai bambini ed agli adolescenti in obbligo scolastico

Il Municipio Roma XII intende acquisire offerte progettuali finalizzate alla realizzazione di attività per bambini e adolescenti in obbligo scolastico da realizzarsi nel corso del periodo 2018-2019.

Punto e Virgola Progetti Immagine

Le offerte progettuali – redatte secondo quanto previsto dall’Avviso di gara approvato con Determinazione Dirigenziale CQ 867 del 21/06/2018 dovranno pervenire in busta chiusa – recante all’esterno la dicitura “Avviso di istruttoria pubblica di coprogettazione concernente: Prevenzione e sostegno ai bambini e agli adolescenti in obbligo scolastico, da realizzarsi nel corso del periodo 2018-2019” – Codice CIG: 7542179301”, oltre ai dati identificativi dell’Operatore economico – entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 23 luglio 2018 all’Ufficio Protocollo del Municipio Roma XII – Via Fabiola 14 – 00152 Roma.

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Riforma del Terzo Settore: a che punto siamo.

Lo Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante codice del Terzo settore è in attesa del parere della Commissione Affari Sociali (XII) che dovrà esprimersi entro il 21 Luglio 2018.

I punti della Riforma, attuata con l’emanazione di 5 decreti sono:

  • Istituzione e disciplina del Servizio Civile Universale
  • Codice del Terzo Settore
  • revisione della disciplina in materia di impresa sociale
  • Istituto del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
  • Statuto della Fondazione Italia Sociale

In seguito,sentito anche il parere del Consiglio nazionale del Terzo Settore, è emersa l’esigenza di apportare alcune correzioni alla Riforma.

Le commissioni speciali di Senato e Camera hanno espresso il loro parere favorevole (rispettivamente il 22 Maggio e il 7 Giugno 2018) circa lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 112, recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale. 

fonte: Camera dei Deputati-Documentazione Parlamentare

PER APPROFONDIRE:

Riforma del Terzo Settore Camera dei Deputati

Dossier 26 Giugno 2018 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante codice del Terzo settore

Gazzetta Ufficiale- L.6 Giugno 2016 n.106

Solidarietà e sussidiarietà un approfondimento

Riforma del Terzo settore: i tempi stringono le parole del Forum

 

 

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In cerca di diritti: Disability Pride oggi a Roma.

Domenica 15 luglio, in Piazza del Popolo a Roma, il “Disability Pride Italia” 2018 dedicato alle persone con disabilità e volto a rivendicare con orgoglio il diritto di avere le stesse opportunità dei normodotati. L’iniziativa è stata presentata in Campidoglio e resa possibile grazie al Patrocinio e alla disponibilità innanzitutto del Comune di Roma.

L’evento, organizzato dalla “Disability Pride Onlus” in collaborazione con la Fondazione ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) “Sosteniamoli subito” e sostenuto da numerosissime associazioni di categoria nonché da organizzazioni sensibili a queste tematiche sociali, è stato inoltre patrocinata dal Parlamento Europeo, dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dall’Ambasciata Britannica, mentre lo spettacolo vedrà alternarsi sul palco appositamente allestito in Piazza del Popolo, le performance dei numerosi artisti che hanno voluto sostenere l’iniziativa per l’alto valore etico e sociale.

“Attraverso i suoi 50 articoli la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità indica la strada che gli Stati devono percorrere per garantire i diritti di uguaglianza e di inclusione sociale di tutti i cittadini con disabilità”, scrivono gli organizzatori del Disability Pride Italia 2018.

“Ma, poiché le persone con disabilità sono da sempre considerate un mondo a parte rispetto al resto della società, non è certo sufficiente approvare un codice di leggi affinché questa ormai sedimentata situazione cambi, ma è necessario intraprendere un percorso che sia insieme Istituzionale e Culturale.

Per promuovere questo cambiamento nasce il Disability Pride, che si propone di portare la disabilità nella sua interezza e complessità tra la gente comune, rivendicando con orgoglio il diritto di essere cittadini tra i cittadini, ovvero “sostanzialmente” persone che chiedono di avere le stesse opportunità degli altri.

L’iniziativa del Disability Pride si è svolta negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Italia, ma è auspicabile che col tempo ci sia l’adesione di altri Paesi”.

La conferenza stampa di lancio del 9 luglio è stata aperta dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi, che ha espresso la vicinanza alla manifestazione e l’impegno della propria amministrazione comunale ad inserire tematiche legate alla disabilità tra loro le priorità.

Ha inoltre confermato, insieme al Disability Manager Andrea Venuto, la sua partecipazione alla manifestazione sin dal corteo, che avrà inizio dalle ore 17.30, con il raduno in Piazza Venezia, e precisamente in Piazza Madonna di Loreto, per la grande parata di persone con disabilità ma anche delle loro famiglie, degli amici e dei cittadini che vorranno far sentire la loro vicinanza a questa iniziativa perché credono nella piena inclusione sociale.

Durante il corteo che sfilerà intorno alle ore 18.00, preceduto da una banda musicale, e attraverserà Via del Corso fino ad arrivare a Piazza del Popolo, verranno letti alcuni articoli della Convenzione ONU dedicati ai diritti delle persone con disabilità sottoscritta dal nostro paese e rimasti quasi del tutto inattuati.

Da qui, invece, il palco inizierà ad essere animato dalle performance degli artisti a partire dalle ore 19.00, per richiamare l’attenzione sull’evento e per accogliere il corteo, proseguendo con lo spettacolo – che sarà diffuso in diretta da RadioItaliaAnni 60 – fino alle ore 23.30.

Arricchiranno la manifestazione di emozioni e valore gli interventi di rappresentanti istituzionali (sono attesi tra gli altri la Sindaca Virginia Raggi e il Ministro per la Famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana), delle associazioni organizzatrici e alcune toccanti testimonianze.

Fonte: www.forumterzosettore.it

PER SAPERNE DI PIU’:

Disability Pride Forum Terzo settore

I mille volti della disabilità-Approfondimento

Le rappresentazioni mediali della disabilità-Approfondimento

Pubblicato in: Comunicazione e Società, Istruzione e Formazione

Il premio per tesi di laurea su tematiche del Project Management .

Bando di concorso

L’Istituto Italiano di Project Management (ISIPM) intende attribuire un premio per lo svolgimento di una tesi di laurea, triennale o magistrale, su tematiche riguardanti il project management, con particolare riferimento ai seguenti argomenti:

• il project management a supporto della innovazione tecnologica e/o organizzativa,

• tools informatici a supporto del project management,

• il ruolo del project manager nelle organizzazioni: qualificazione e requisiti di conoscenze, abilità e competenze,

• project, program e portfolio management a supporto delle strategie dell’organizzazione,

• esperienze di metodologie innovative di project management: Agile PM, Scrum PM, ecc.,

• il Project Management Office ed il suo ruolo chiave nella diffusione della cultura di project management nelle organizzazioni

Punto e Virgola Premio tesi Isipm

Il premio di Euro 5.000,00 sarà suddiviso, a insindacabile giudizio di una commissione scientifica composta da studiosi ed esperti delle tematiche sopra indicate, tra 3 tesi ritenute meritevoli secondo la seguente modalità: 1° premio 2.500 euro, 2° premio 1.500 euro, 3° premio 1.000 euro. La commissione si riserva il diritto di assegnare un numero minore di premi e/o di operare una diversa suddivisione dell’importo del premio.

Possono partecipare al concorso i laureati di ogni Facoltà e di ogni Università italiana, che hanno conseguito la laurea triennale o magistrale nel periodo 1 settembre 2017 – 31 luglio 2018. Il premio non può essere attribuito a coloro che hanno usufruito o usufruiscono di analogo premio o borsa finanziati da Enti Pubblici e soggetti privati.

La premiazione avverrà il 26 ottobre 2018 nell’ambito dell’evento PMexpo 2018 che si svolgerà a Roma presso l’Auditorium del Massimo, via Massimiliano Massimo 1

Modalità di presentazione della domanda.

La domanda di partecipazione redatta in carta semplice dovrà essere inviata a mezzo posta elettronica (segreteria@isipm.org ) entro e non oltre il 15 settembre 2018. Non saranno prese in considerazione domande pervenute successivamente alla suddetta data e/o mancanti della documentazione di seguito specificata

La domanda dovrà contenere:

• dati anagrafici aggiornati, recapiti telefonici ed email per ogni eventuale comunicazione

• titolo della tesi, relatore, università e corso di laurea, data della discussione

• certificato di laurea con indicazione della data di conseguimento

• abstract della tesi, max 2.000 caratteri

• una copia della tesi in formato elettronico (formato .pdf)

• dichiarazione di accettazione del bando e di inappellabilità alle decisioni della Commissione

• autorizzazione al consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs 196/2003 e del Regolamento UE n. 2016/679 (Allegato A)

• copia fronte retro di un documento di identità in regolare corso di validità

L’Istituto Italiano di Project Management si riserva di pubblicare una sintesi delle tesi vincitrici sul proprio sito o su altre pubblicazioni promosse dall’Ente stesso, congiuntamente al nome del tesista.

Si informa che ai sensi dell’art. 50 DPR n. 917/1986, il trattamento fiscale delle somme percepite a titolo di borse di studio, assegni, premi o sussidi corrisposti a fini di studio è assimilato a quello di lavoro dipendente.

Fonte: www.isipm.org

PER APPROFONDIRE:

Scrivi alla Segreteria Isipm

Istituto Italiano di Project Management

 

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L’eccellenza nel turismo: il Premio Viandanti Sociali 2018.

COMUNICATO STAMPA

Lunedì 16 luglio prende il via la I edizione del Premio Viandanti Sociali 2018 promosso da Lazio Sociale, Acli Terra Lazio e Asso Extralberghieri per valorizzare le strutture extralberghiere (Guest house, Affittacamere; Ostelli per la gioventù; Hostel, Ostelli; Case e Appartamenti per vacanze; Case per ferie; Bed & Breakfast; Country house, Residenze di campagna; Rifugi montani; Rifugi escursionistici; Case del Camminatore) presenti nella Regione Lazio che per servizi e attività sono meritevoli di essere portati a conoscenza sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, del biologico e dell’accoglienza alle famiglie.

Il Premio Viandanti Sociali 2018 si articola in quattro sezioni per ogni categoria:

  • Sezione A – Premio Bambini in Viaggio, destinato alla struttura, che ospita le famiglie con bambini dai 0 ai 14 anni di età, dotata di soluzioni ludiche, didattiche, creative, sportive, nonché di metodi e strumenti tecnicamente innovativi con contenuti valoriali e pedagogici;

 

  • Sezione B – Premio La Casa Tecnologica, destinato a premiare la struttura che abbia creduto in questa forma di tecnologia, la domotica, con il fine di rendere più piacevole e confortevole il soggiorno dell’ospite, il nostro “viandante sociale”.

 

  • Sezione C – Premio Cultura Biologica, destinato alla struttura con l’offerta enogastronomica, che nell’equilibrio tra innovazione e tradizione, promuove la cultura biologica e la ecosostenibilità delle lavorazioni, nonché la esclusività delle materie prime e la originalità dei menù.

 

  • Sezione D – Premio Comunicare il Territorio e l’appeal turistico on line, destinato a premiare la struttura che avrà gestito al meglio il proprio piano di comunicazione on line, coniugando il proprio sito web con gli altri social network e creando una strategia in grado di comunicare il territorio su cui opera e lo stesso appeal turistico inteso come servizi e di percezione dell’accoglienza e di servizio al cliente.
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Lazio Sociale, il blog che ospita “Viandanti Sociali”

Il Premio Viandanti Sociali – dichiara, Alessandra Bonifazi, Presidente di Lazio Sociale – nasce dallo spazio Viandanti Sociali del blog di Lazio Sociale dedicato al turismo, all’ambiente, all’agricoltura, alla scoperta del territorio e delle tradizioni della Regione Lazio. I Viandanti Sociali percorrono strade e città, e in ogni viaggio condividono la bellezza della nostra terra e ci fanno partecipi del loro meraviglioso viaggio. In questa scoperta, insieme ad Acli Terra e Asso Extralberghieri, vogliamo dare particolare attenzione alle strutture extralberghiere dotate di standard qualitativi sempre più avanzati che ne evidenzino il valore aggiunto e l’eccellenza nell’offerta”. “E’ un riconoscimento nuovo – prosegue Bonifazi – che va a premiare chi lavora con impegno e creatività investendo sul territorio.

download (1)Acli Terra sente di poter dare un percorso identificativo, premiando la qualità degli agriturismi e della ospitalità rurale in generale – dichiara Agostino Mastrogiacomo, Presidente di Acli Terra di Latina e chef internazionale – Sarà una esperienza che ci aiuterà a mettere in rete l’economia del turismo rurale per promuoverlo sempre maggiormente nei canali nazionali ed internazionali. Saremo molto attenti ad accompagnare gli agriturismi in questa selezione per far emergere le qualità e le potenzialità”

nuova-testata-asso-e1490728714319La Asso Extralberghieri – spiega il Presidente Massimo Barbato – è da sempre promotrice di iniziative che consentano agli host di essere stimolati a fare sempre meglio sia in rapporto ai turisti che alla città e al territorio. Approfondire e formare sono due elementi necessari alla crescita di qualunque realtà ed è per questo che sono dei punti fermi della nostra associazione. Per questi motivi siamo presenti in questa stimolante iniziativa che promuoviamo con forza poiché potrà contribuire alla crescita dell’ospitalità turistica del nostro territorio.

Dal 16 luglio al 15 settembre sono aperte le candidature del Premio Viandanti Sociali 2018; sono ammesse alla valutazione le segnalazioni pervenute al Comitato organizzatore entro il 15 settembre 2018 alla seguente e-mail: premioviandantisociali@gmail.com.

I vincitori verranno proclamati nel corso dell’evento pubblico di Premiazione che si terrà nel mese di novembre 2018

Il regolamento e la scheda della candidatura sono disponibili sul sito di http://www.laziosociale.org

regolamento premio viandanti sociali 2018

scheda candidatura premio viandanti sociali 2018

Fonte: www.laziosociale.it

PER SAPERNE DI PIU’:

Lazio Sociale, Acli Terra e Asso Extralberghieri: PREMIO VIANDANTI SOCIALI 2018, un premio dedicato all’innovazione e alla creatività

Pubblicato in: Comunicazione e Società

Inizia la stagione dell’arte pubblica di FarereteOnlus.

I nuovi percorsi dell’Associazione di promozione sociale Aps FareRete Onlus e delle associazioni aderenti mirano alla costituzione di un gruppo di giovani per dare vita ad un’iniziativa che sappia coniugare i valori artistici con quelli dell’integrazione e dell’inclusione sociale.

 

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L’iniziativa associativa si ispira all’esperienza della Città di Riace, divenuta un esempio di amministrazione condivisa e Bene Comune a livello mondiale. L’associazione Città Futura Don Giuseppe Puglisi, operante sin dal 1999, ha reso possibile la rinascita dell’antico borgo abbandonato e la fioritura di antiche maestranze e attività artigianali.

Il Sacerdote, da cui prende il nome l’associazione è stato ucciso dalla mafia nel 1993, noto per il suo impegno evangelico e sociale. L’associazione Città Futura ha contribuito allo sviluppo di una cittadina libera dai dogmi del capitalismo e alle pratiche del consumismo, in vent’anni il sindaco Domenico Lucano ha realizzato una rete di integrazione per l’emergenza immigrazione i cui punti fondamentali si riassumono in:

  1. Lavoro, scuola e incontri per gli immigrati locali quali spazi di riferimento per l’ accoglienza
  2. Promozione di attività turistiche ed economiche per rivitalizzare il tessuto sociale di un paesino spopolato
  3. Rivalutazione delle attività tradizionali in coesistenza con le persone immigrate
  4. Ospitalità come bene collettivo, da condividere tra popolazione locale e immigrata.

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In virtù dei molteplici progetti realizzati nel corso degli anni a Riace, la Federazione di Enti no profit Farerete onlus si ispira all’operato della cittadina riacese e propone politiche di inclusione sociale adatte a tutti, all’insegna di una CULTURA DELLA PACE, DELLA CONVIVENZA FRA I POPOLI, DELL’AMICIZIA E DELLA FRATELLANZA.

Le attività di “Arte pubblica” si svolgeranno dal 16 al 20 Luglio 2018 e l’adesione è gratuita, previa sottoscrizione di 5 euro di quota sociale per copertura assicurativa.

I laboratori associativi della Federazione:

  • LABORATORIO ARTISTICO ED ARTETERAPIA DI DALI’ L’ARTISTA VIA G. CESARE NR 35
  • LABORATORIO PSICO EDUCATIVO PRESSO JUTA CLUB
  • VIA CALABRIA NR 35
  • LABORATORIO DI LINGUE STRANIERE PRESSO DIALOGO VIA CATTANEO NR 4
  • LABORATORIO DI MOSAICO PRESSO MONDO CULTURA ONLUS VIA MARIA MALIBRAN 19

PER SAPERNE DI PIU’:

FARE RETE ONLUS

La casa della poetessa di Riace: dalla disperazione alla speranza.

Associazione Città futura Don Giuseppe Puglisi

Domenico Lucano su Wikipedia