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Obiettivo inclusione-Aprilia città libera e solidale.

 “ NOI  STASERA SIAMO TUTTI QUI: IN SPIRITO DI FRATELLANZA” A CURA DEL FORUM PER LA NUOVA  CITTADINANZA DI APRILIA – PIATTAFORMA SOCIALE E CIVILE CITTADINA PER LA SOLIDARIETA’ ED I DIRITTI UMANI –  PRESSO L’AREA PUBBLICA DELLA STATUA DI SAN MICHELE DI APRILIA.

  • DALLE ORE 18,00 del 9 Agosto 2018
  • LA CONSEGNA DELL’APPELLO AL SINDACO DI APRILIA – MANIFESTO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI : “INCLUSIONE PER UNA SOCIETA’ APERTA”
  • IL LABORATORIO ARTISTICO A CURA DI APS FARERETEONLUS PER I BAMBINI DI OGNI ETA’ CON REALIZZAZIONE DI CARTELLONI E DISEGNI SUL TEMA DELLA FRATELLANZA E DELLA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI UMANI ALL’ INTERNO DEL “MERCATINO DI APRILIA” DI PIAZZA ROMA;
  • DALLE ORE 21,00

Non c'è pace senza diritti

SUL SAGRATO DELLA CHIESA DI SAN MICHELE PRESSO LA STATUA DEL SANTO PATRONO (FRONTE PALAZZO COMUNALE):

  • SHOW DI MARCO PALAZZI “IO ODIO GLI INDIFFERENTI” DI ANTONIO GRAMSCI
  • ESTRATTO DELLO SPETTACOLO “MARE NOSTRO” DI RAFFAELE CALABRESE
  • SHOW DANCE DI GIADA E MARTINA SULLE NOTE DI “ESSERI UMANI” DI MENGONI E “CARA ITALIA” DI GHALI
  • RECITAZIONE DI BRANI E POESIE SUL TEMA OGGETTO DELL’INIZIATIVA A CURA DELLE ASSOCIAZIONI APRILIANE PARTECIPANTI
  • INTERVENTI DEI RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI E ADERENTI
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Farerete Onlus- Uniti nella diversità-

E’ venuto il tempo di riprendere in mano la bussola dei diritti umani e fare i conti con le nostre responsabilità.

Non c’è pace senza diritti. Non ci sono diritti senza responsabilità.

Di fronte a quello che sta succedendo nel mondo non bastano più le denunce: serve una nuova e più ampia assunzione di responsabilità.

Responsabilità contro l’indifferenza. Responsabilità contro l’ipocrisia. Responsabilità contro la rassegnazione.

In un tempo segnato da tanto orrore e dall’arbitrio dei più forti, dobbiamo riprendere in mano la bussola dei diritti umani e riaffermare con forza quanto sta scritto nella Carta comune dell’umanità: “Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

Con questo spirito, alla vigilia del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, diciamo basta all’egoismo, alla guerra e alla competizione.

Se davvero vogliamo mettere fine alla violenza e alle stragi continue di vite umane, dignità e diritti, se davvero vogliamo scongiurare un’ulteriore compressione degli spazi di libertà, democrazia e diritti e risolvere le crisi epocali che incombono dobbiamo adoperare la nostra intelligenza, la nostra creatività, il nostro tempo e le nostre risorse per prenderci cura gli uni degli altri, ripensare il nostro modo di vivere assieme, proteggere la nostra casa comune e realizzare tutti i diritti umani per tutti.

Dobbiamo accrescere la consapevolezza delle responsabilità che condividiamo. Non basta rivendicare i diritti: dobbiamo fare i conti con le nostre responsabilità.

Gli esempi positivi non mancano. Dobbiamo illuminarli, seguirli, moltiplicarli.

Serve un nuovo coraggio civico e politico. Occorre diffondere una nuova cultura politica nonviolenta dei diritti umani.

Dobbiamo educarci ed educare in modo sempre più efficace alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza glocale responsabile.

Abbiamo bisogno di una visione e una mobilitazione comune, di iniziative e azioni comuni.

Abbiamo bisogno di donne e uomini di pace che agiscono in spirito di fratellanza.

* * *

Con questo spirito e questi obiettivi, ti invitiamo ad aderire al Comitato Nazionale per il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

 

Il Comitato si propone di:

  1. sviluppare un’azione straordinaria di educazione, formazione, informazione e impegno per i diritti umani sollecitando una più ampia assunzione di responsabilità di ogni persona e istituzione, delle scuole e dell’università, degli enti locali e regionali, dei media, delle associazioni, del mondo della cultura, del governo e del Parlamento;
  2. promuovere l’impegno, il protagonismo, la creatività e i comportamenti dei giovani in difesa e per la realizzazione dei diritti umani anche in relazione allo sviluppo delle competenze sociali e civiche necessarie per affrontare le sfide del nostro tempo;
  3. promuovere l’impegno dei giornalisti, del mondo dell’informazione e, in particolare, del servizio pubblico radiotelevisivo RAI nella difesa e promozione di “tutti i diritti umani per tutti”;
  4. promuovere l’impegno degli Enti Locali e delle Regioni per l’attuazione dell’agenda politica locale dei diritti umani favorendo il coinvolgimento dei cittadini e rilanciando la diplomazia delle città;
  5. promuovere l’impegno dell’Italia e dell’Unione Europea nella realizzazione dell’agenda politica dei diritti umani.

 

 IL SINDACO E TUTTI I RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI CITTADINE E LA CITTADINANZA SONO INVITATI A PARTECIPARE.

 

F.TO I soggetti promotori

PER CONTATTI

  • FILIPPO FASANO  CELL.  3398962563
  • DOTT. SSA EMILIA CIORRA  CELL. 338.4054597
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Il Bbq Cup di Enjoy progress Aprilia: un successo di solidarietà.

Chi non conosce la sigla bbq? L’abbreviazione, come tutti sanno, indica la famosa salsa barbecue, da abbinare come condimento sulla carne cotta alla griglia o alla brace per una gustosa cena. Da queste premesse nasce l’idea dell’evento Bbq Cup dell’associazione giovanile Enjoy Progress di Aprilia.

Bbq CupEnjoy Progress Aprilia
Tutto ha inizio da una locandina…

Che cos’è il Bbq Cup di Enjoy Progress Aprilia?

Una gara amatoriale di cucina con il barbecue per i cittadini apriliani. L’associazione Enjoy Progress, composta da un gruppo di giovani apriliani, insieme all’ Asd Bosco Village, hanno ideato una serata all’insegna del divertimento per godersi l’estate tutti insieme!

Enjoy progress Aprilia
Associazione giovanile Enjoy Progress Aprilia -solidarietà, cultura, progresso-

Cosa fa l’Associazione Enjoy Progress di Aprilia?

La missione associativa è indirizzata promuovere lo scambio di informazioni, sul territorio nazionale, riguardanti la cultura e il progresso, motivare alla curiosità verso il mondo e a rinnovare l’interesse anche verso le tradizioni.

Inoltre Enjoy Progress Aprilia si propone di facilitare i processi di sinergia tra persone fisiche, enti associativi e istituzionali.

Un altro ambizioso obbiettivo dei giovani associati sarebbe quello di voler creare opportunità lavorative tramite l’avvio di attività sociali no profit.

 

 

 

L’album dell’evento Bbq Cup di Enjoy Progress e Asd Bosco Village.

Quando e dove si è svolto il Bbq Cup?

La serata ha avuto inizio il 15 Luglio dalle ore 19,00 fino ad oltre mezzanotte! L’evento è stato organizzato negli spazi dell’ Associazione Bosco Village, in via Apriliana.

Il Bbq Cup ha un regolamento di partecipazione?

Tutti i partecipanti si sono cimentati, in coppia o singolarmente cucinando ogni tipo di carne alla brace con una portata del piatto tra i 100 e i 150 grammi.

Alla fine c’è stato il verdetto della giuria, composta da tre persone, per premiare il miglior Barbecue!

Inoltre la struttura ha offerto l’uso di griglie, legna, luce ed anche di carne.

Quali criteri usano i giudici del Bbq Cup di Enjoy Progress Aprilia?

La vittoria finale è stata decretata dall’abbinamento di tre categorie: qualità del piatto, esposizione e abbinamento degli ingredienti!

Chi ha partecipato al Bbq Cup di Enjoy Progress Aprilia?

La partecipazione è stata numerosa! A farci compagnia c’erano i comitati di quartiere di Aprilia e le associazioni del territorio.

Inoltre lo staff è stato arricchito da alcuni componenti dell’associazione “Karibu” e da Farereteonlus che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento in nome del servizio sociale e del volontariato.

Perchè Enjoy Progress di Aprilia e l’Associazione Bosco Village hanno ideato questo evento?

Questa gara culinaria all’insegna del divertimento è stata animata da uno spirito di solidarietà e senso civico.

Infatti i ricavi della serata sono stati devoluti alla messa in sicurezza e al completamento dell’area verde sita in zona toscanini, all’incrocio tra via di Guardapasso e via Grecia nella città di Aprilia.

Non resta che aspettare il prossimo evento!

Hai partecipato al Bbq Cup e vuoi raccontare la tua esperienza? Oppure vuoi saperne di più?

Lascia il tuo COMMENTO su Punto e Virgola, il blog!

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Aprilia: la sicurezza sociale e la legalità sono un diritto di tutti, non un privilegio per pochi.

Lo sfogo di una cittadina di Aprilia al blog Punto e Virgola, dopo il tragico avvenimento della morte dell’immigrato Zaitouni Hady, 43enne originario del Marocco; gli inquirenti ipotizzano si sia trattato di omicidio preterintenzionale compiuto da due italiani.

Informare e condividere sono azioni importanti, sopratutto quando, nella vita della comunità di una cittadina, magari nelle zone più periferiche, si avverte la sensazione di non poter sentirsi al sicuro nel luogo che dovrebbe esserlo per antonomasia: la propria casa.

Le polemiche intorno i fatti di via di Guardapasso e le motivazioni dell’ inseguimento dei due italiani nei confronti del marocchino con precedenti penali hanno alimentato la ricerca di notizie e anche le strumentalizzazioni a volte da parte dei media e dei mezzi di comunicazione.

La vicenda è tutt’ora sotto indagine dunque non è possibile al momento sapere con certezza cosa sia realmente avvenuto e quali siano state le reali motivazioni.

Il clima di insicurezza ed esasperazione nella periferia Apriliana.

Il blog Punto e Virgola ha deciso di indagare e dar voce all’opinione spontanea di due cittadine in merito alla sicurezza sociale e alle loro esperienze.

Una di loro abita proprio in via di Guardapasso, e la sua descrizione aiuta a comprendere quale sia la situazione del quartiere proprio da chi, in quel posto, ci abita quotidianamente.

Cittadini giustizieri fai da te: l’ipotesi.

La piccola comunità periferica è stata oggetto di attenzione mediatica tanto da far nascere il dubbio che possano esistere “ronde” notturne di cittadini per ripristinare la legalità. Tale supposizione è stata smentita dal sindaco Antonio Terra, intervistato ieri da alcuni quotidiani nazionali.

Ricordiamo infatti che la variegata città di Aprilia di compone anche di cittadini che vivono perfettamente integrati con comunità indiane, arabe e di altre etnie.

Quale legalità in via di Guardapasso?

ladro furto con scasso
I furti nelle case avvengono frequentemente in via di Guardapasso ad Aprilia.

La cittadina di Aprilia sottolinea che: “Via di Guardapasso è da sempre terra di conquista per ladri. A me hanno rubato già tre volte. L’ultima volta proprio una settimana fa. I miei vicini? Idem…

La prima volta hanno fatto danni alla casa e portato via tutto…ricordi, regali di laurea…

Non c’è più niente adesso, non so cosa cerchino! La sensazione è sempre svilente e il trauma non passa. Riguardo il tragico evento accaduto ieri, ho letto che il marocchino era già conosciuto dai carabinieri per altri furti e in macchina aveva attrezzi da scasso.

Non ce la facciamo più. Già la crisi ci ha dato mille incertezze economiche, se ci tolgono pure quel poco per vivere, la libertà di uscire di casa…

La seconda volta, i ladri, sono entrati con noi in casa. Abbiamo diritto di essere tempestivamente protetti! E qui il razzismo non c’entra niente! La gente è stanca di subire senza interventi validi che ci proteggano nelle nostre case!

Non si può neanche fare che chi vuole delinqua. Allora entrino in regola e lavorino.”

La legalità come valore.

Quello che emerge da questo racconto è proprio l’accorato appello che invoca alla sicurezza sociale. La ricerca della legalità come valore è un elemento essenziale per una comunità che voglia vivere secondo i dettami di una società che voglia almeno definirsi civile.

Un’altra cittadina, in merito alla criminalità esistente, ribadisce che: “Noi facciamo denuncia ma spesso quest’ultima rimane disattesa. Addirittura pratiche penali e denunce che devono essere protocollate e inviate al Tribunale di Latina, rimangono senza seguito e al protocollo del Tribunale non arrivano mai“.

Sicurezza e legalità, a chi rivolgersi?

Nella città di Aprilia esiste un Osservatorio permanente sulla Sicurezza e la Legalità, istituito dal Consiglio comunale con delibera n.51/2015. Dalle ricerche effettuate sul web risulta che l’ultima riunione sia stata svolta il 25 Ottobre 2017. All’ordine del giorno si trova scritto “Aprilia, radicalismo islamico alla luce degli ultimi fatti di cronaca”.

Terrorismo ad Aprilia?

I fatti di cronaca internazionali, risalenti a qualche anno fa, riportano la presenza ad Aprilia di Anis Amri il tunisino autore dell’uccisione di due ragazze alla stazione ferroviaria di Saint-Charles a Marsiglia nel 2017 e di Anis Amri, terrorista di Tunisi e colpevole della strage di Berlino nel 2016. Entrambi avevano vissuto ad Aprilia, nella zona di Campoverde, nelle campagne sperdute tra i casolari, coincidenze che hanno fatto scattare, nel 2017, le indagini dell’antiterrorismo nostrano.

Perchè nasce l’Osservatorio della sicurezza e della legalità ad Aprilia?

Tra gli obbiettivi fondanti della Consulta si legge: “L’Osservatorio infatti è stato istituito con l’obiettivo di rappresentare un centro cittadino di studio, ricerca, documentazione e soprattutto di iniziativa sociale a sostegno della legalità.

Inoltre il primo cittadino aggiunge che tale consulta: “è volta a promuovere iniziative mirate a diffondere la cultura della legalità favorendo la crescita del senso di consapevolezza collettiva intorno a principi e questioni di natura etica e giuridica, favorendo l’attivazione di una rete virtuosa tra enti locali, forze di Polizia nazionali e locali, istituti scolastici, associazioni, organizzazioni sindacali, esponenti della Curia, soggetti attivi sul territorio”.

Il necessario bisogno della legalità.

Proprio per questo riteniamo che il filo rosso che lega le storie di microcriminalità e le narrazioni intorno al terrorismo sia proprio la legalità, assente in diverse dimensioni e sfumature, una mancanza sicuramente alimentata da motivi e ideologie (quando presenti) di diversa intensità ma pur sempre intrinsecamente connessa con la deviazione dalla norma, dalle regole di umana convivenza e dall’evidente disprezzo delle regole.

L’appello dei cittadini e delle associazioni di Aprilia per la legalità.

Segnale di avviso

Le associazioni del territorio attive, tra cui FareteOnlus e Dialogo della Dott.ssa Emilia Ciorra  sono vicine alle legittime  preoccupazioni dei cittadini e si stanno muovendo affinchè sia attivata la funzione dell’Osservatorio della legalità e della Sicurezza di Aprilia.

Non solo i fatti di cronaca internazionale devono smuovere l’operato del Comune ma la ricerca della legalità deve essere un percorso che attivi soluzioni per la vita quotidiana dei cittadini, a partire dai furti subiti in casa e dal necessario diritto alla sicurezza nei quartieri.

Gli episodi di violenza emersi recentemente ad Aprilia non possono che sottolineare il clima di tensione e l’esasperazione di una parte di cittadini che non può essere abbandonata a sè stessa e lasciata senza una risposta.

Ti invito a commentare e a lasciare la tua opinione sul blog Punto e Virgola!

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PER SAPERNE DI PIU’:

Leggi anche il mio articolo: Daisy Osakue e il presunto ladro di Aprilia: aggressioni a sfondo razzista?”

 

 

 

 

 

 

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Aprilia città solidale: un confronto pubblico sull’accoglienza in stile Riace.

COMUNICATO STAMPA

IL FORUM NUOVI CITTADINI dell’associazione di promozione sociale A.p.s. “FarereteOnlus” del Lazio – Federazione Di Enti Ed Organismi No Profit Fare Rete Per Il Valore Della Persona E Dell’impresa Sociale Onlus – organizza la Tavola Rotonda “DA APRILIA E DAL PONTINO UN PONTE PER RIACE. ACCOGLIERE, INTEGRARE ED INCLUDERE” che si terrà in Aprilia il giorno sabato 28 luglio alle ore 16,00, presso il Parco Falcone e Borsellino (ex Parco dei Mille), in occasione del Primo festival Internazionale della cultura araba e dell’integrazione.

 

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Aps. FarereteOnlus- Uniti nella diversità
  • ASSOCIAZIONE “AL MOUHAJER”
  • ASSOCIAZIONE “DIALOGO” E LE COMUNITA’ STRANIERE DI APRILIA DELL’INCUBATORE SOLIDALE IMMIGRAZIONE DEL COMUNE DI APRILIA
  • ASSOCIAZIONE ITALIA-CAMERUN “SAWA”
  • ASSOCIAZIONE “CAMROL” – CAMERUNESI DI ROMA LAZIO
  • ASSOCIAZIONE NAZIONALE “FORUM ITALO TUNISINO”
  • COORDINAMENTO “RETE SCUOLE MIGRANTI” DELLA PROVINCIA DI LATINA
  • COORDINAMENTO PONTINO “ANCESCAO”
  • “FORUM TERZO SETTORE” DELLA PROVINCIA DI LATINA

PARTECIPANO IN QUALITA’ DI RELATORI ED OSPITI:

  • DOMENICO RIZZUTI – FORUM ITALO TUNISINO E DELEGATO RECOSOL
  • GABRIELE GIANNINI – PRESIDENTE RETE CINEST E SEGRETARIO NAZIONALE CGIL SCUOLA UNIVERSITA’ E RICERCA
  • DON ALESSANDRO SAPUTO – VICARIO DEL VESCONO DIOCESI DI ALBANO
  • NICOLA TAVOLETTA – FORUM TERZO SETTORE PROVINCIA DI LATINA
  • DOTT.SSA EMILIA CIORRA – FORUM NUOVI CITTADINI DI APS FARERETEONLUS
  • DOTT.SSA FLAVIA ANASTASI E DR. SSA VALERIA LEVA – ASSOCIAZIONE DIALOGO ONLUS
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La Casa delle Culture di Dialogo Onlus
  • CLAUDIO CURZOLA – ASSOCIAZIONE PER IMMIGRATI DIALOGO E ASSOCIAZIONE ITALIA-CAMERUN SAWA
  • MANI NDONGBOU BERTRAND – PRESIDENTE COMUNITA’ CAMERUNENSE DI ROMA E DEL LAZIO
  • SIGN.RA FATMA BEN LALLA – PRESIDENTE ASSOCIAZIONE DI IMMIGRATI AL MOUHAJER – IN QUALITA’ DI ORGANIZZATRICE DEL PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CULTURA ARABA E DELL’INTEGRAZIONE DELLA PROVINCIA DI LATINA
  • OPERATORI ED OSPITI DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA DELLA COOPERATIVA SOCIALE KARIBU
  • VOLONTARI DEL COORDINAMENTO PONTINO DELLA RETE SCUOLE MIGRANTI

SONO STATE INVITATE LE RAPPRESENTANZE ISTITUZIONALI DEL COMUNE DI APRILIA, DELLA PROVINCIA DI LATINA ED IL MONDO ASSOCIATIVO LOCALE E PROVINCIALE. TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE

L’iniziativa rientra nell’ambito delle manifestazioni organizzate per promuovere l’ “accoglienza diffusa”  sui nostri territori, ed in particolare il “modello Riace” del Sindaco Domenico Lucano ed è propedeutica all’evento nazionale “RIACE.UN SOGNO DIVENTATO REALTA’”,  con il sindaco DOMENICO LUCANO che si terrà Giovedì 13 settembre presso l’ Auditorium Centro Sperimentale di Cinematografia ROMA- CINECITTA (in attesa di conferma).

Emilia Ciorra Presidente di Farerete Onlus di Aprilia
La dott.ssa Emilia Ciorra, Presidente dell’Associazione di Promozione sociale FarereteOnlus del Lazio.

L’ Obiettivo della Tavola Rotonda è contribuire a sviluppare la Rete dell’associazionismo dell’Area Immigrazione ed Integrazione a livello provinciale e regionale e stimolare un dibattito serio e responsabile sui modelli di accoglienza e sul passaggio successivo dell’integrazione e dell’inclusione dei migranti, portando avanti le proposte di buona accoglienza cd. “accoglienza intelligente” come è il caso del Modello Riace del Sindaco Domenico Lucano  anche sui territori della nostra Provincia di Latina e del Lazio.

Lo stesso Papa Francesco ha richiesto più volte a chi ci governa per i migranti e rifugiati “una prima sistemazione adeguata e decorosa” nei programmi di accoglienza diffusa, per “facilitare l’incontro personale, permettere una migliore qualità dei servizi e offrire maggiori garanzie di successo”.

Nel 2016 il Papa In una lettera ha fatto i complimenti proprio al primo cittadino del piccolo paese della Locride, Domenico Lucano, che dà agli immigrati piccoli ed autonomi alloggi ristrutturati e fondi per aprire attività. Quello che per l’Italia è un caso isolato, per il Vaticano è un modello.

Nella missiva, breve e affettuosa, Papa Francesco si è rivolto al sindaco di Riace,  Lucano, per esprimere apprezzamento per il modello di accoglienza messo in piedi nel piccolo paese della Locride, rinato proprio grazie ai rifugiati. “Conosco le sue iniziative, lotte personali e sofferenze – scrive il Pontefice al sindaco – Le esprimo, perciò, la mia ammirazione e gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati”.

Primo comune italiano in cui i migranti non vengano reclusi in centri di accoglienza, ma accolti in vere e proprie case che vengono loro affidate, Riace è rifiorito proprio grazie all’arrivo dei profughi sbarcati sulle coste calabresi. Svuotato dall’emigrazione, il piccolo centro della Locride è stato ripopolato dai migranti alloggiati nelle vecchie case del paese, nel corso del tempo utilizzate anche per ospitare le botteghe artigiane, rinate proprio grazie ai profughi che hanno ripreso in mano le attività tradizionali.

Un “miracolo” possibile grazie ad una diversa gestione dei finanziamenti previsti per l’accoglienza, usati – ha spiegato spesso il sindaco Lucano – “per integrare e non per dividere”. I 30 euro giornalieri stanziati in tutta Italia per ogni rifugiato, non vengono dispersi ma centralizzati dall’amministrazione, che li usa per ristrutturare le vecchie case del paese, avviare attività che poi sono i migranti a portare avanti, mettere in piedi progetti. Per non far inciampare il sistema nei ritardi con cui i fondi vengono materialmente trasferiti, a Riace circolano dei bonus – con su la faccia di Che Guevara, Martin Luther King, Peppino Impastato – che permettono ai rifugiati di fare acquisti in paese.

Un circuito virtuoso che ha permesso anche ai calabresi rimasti in paese di non fare le valigie. E non solo perché il Comune ha assunto mediatori culturali, che in alternativa avrebbero dovuto cercare fortuna altrove. Grazie ad una popolazione in continua crescita bar, panetterie, botteghe e persino la scuola elementare e l’asilo non hanno chiuso i battenti.

Alla Santa Sede, l’esperimento è piaciuto tanto da invitare il suo “ideologo” Lucano al summit europeo che, su iniziativa di Papa Francesco, si è tenuto il 9 e il 10 dicembre a Città del Vaticano, per mettere a confronto le buone pratiche messe in atto nel mondo a favore di rifugiati e sans papier.

Un appuntamento conclusosi con il progetto di creare una rete mondiale di sindaci impegnati in un modello diverso di accoglienza e che si sostengano l’un l’altro, con l’appoggio del Vaticano.

Così, mentre il Viminale fa le pulci al modello Riace, con ispezioni a sorpresa e contestazioni su presunte incongruenze fra le carte dei progetti, dal pontefice arriva una proposta chiara “Le porte della mia casa saranno sempre aperte per lei e per questa nuova rete”, ha scritto Papa Francesco al sindaco.

Il presidente

Dr. Ssa Emilia Ciorra – cell. 3384054597

APS FARERETEONLUS

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Un binomio indissolubile: politica e pedagogia nel dibattito Labdem Aprilia

Una riflessione ragionata sull’incontro “Giovani politica e questione morale” tenutosi ad Aprilia il 9 Maggio 2018 presso “Il Quadraro” e organizzato dalla Scuola di formazione Politica di Laboratorio Democratico.

Il legame tra pedagogia e politica ha vecchie e salde radici , già nel V sec. a.c. Tucidide definiva la polis nei termini di “un’impresa educante”poichè la partecipazione a manifestazioni pubbliche generava nel cittadino l’intima coscienza di essere parte di una comunità.

Su questi presupposti si sviluppa ancora oggi la dialettica tra cittadino e istituzioni e sono proprio i principi dell’ antica democrazia ateniese a ispirare le attività sperimentate dalla scuola di formazione politica LabDem; la lezione del passato, valida ancor oggi è nella valenza pedagogica che fonda il proprio modello educativo-informativo sullo sviluppo delle qualità morali, sul senso di responsabilità civica ed in una cosciente identificazione del cittadino con la comunità.

L’ambizioso obiettivo che il Laboratorio democratico si pone è far emergere l’azione unitaria delle due discipline, pedagogia e politica, recuperando la carica ideale contenuta in entrambe le materie affinchè l’uomo possa andare oltre la cultura individualistica in cui è sommerso, egli non riesce a scorgere nel suo orizzonte l’aspirazione verso ideali universali.

La cultura del rispetto dei diritti è fondamentalmente il risultato dell’educazione, come ricorda H.Arendt:

La vita politica è proprio di coloro che amano stare con le altre persone, non sopra, nemmeno accanto o, peggio, altrove; di coloro che conducono la loro vita insieme a quella degli uomini e delle donne comuni, stando dentro le relazioni personali e di gruppo, quelle relazioni che, nel loro insieme, fanno, di una semplice somma di individui, una società (2001).

Pensare e agire politicamente si basano sull’impegno e sulla responsabilità ai fini della realizzazione di tutti, questo dunque il significato del servizio del bene comune, il quale assume diversi connotati a seconda del periodo storico in cui si situa.

La riflessione posta nel dibattito Labdem intende la scuola politica quale fornitrice di strumenti per migliorare la convivenza civile, si tratta di una socializzazione che non passa attraverso processi di modellizzazione ma si pone come da essi indipendente, Labdem vuole identificare e trasmettere quegli elementi necessari ad una rielaborazione interpretativa e ad un’ analisi critica funzionale alla costruzione di una personale visione del mondo.

Il riconoscimento, il rispetto e l’educazione alla politica possono condurre ad un reale processo di democratizzazione fino alla divulgazione dei diritti umani quale premessa necessaria nella realizzazione della vita delle persone all’interno dei sistemi nazionali e internazionali.

Eppure, nonostante le migliori premesse nell’attuale momento storico assistiamo al degrado e all’egoismo di una politica che difetta fortemente di etica e pedagogia, gli unici obbiettivi rintracciabili sono la prospettiva di un arricchimento e il desiderio di occupare cariche. Paradossalmente è una politica “sola” che invece di rinsaldare legami è fonte di divisioni e genera dilettantismo, superficialità e fanatismo.

Come ha sottolineato nel dibattito il prof. Salvo Andò, Presidente Nazionale del Laboratorio Democratico: -“…a prevalere oggi sono le ragioni della demagogia, in un paese povero culturalmente, a quali eroi o esempi virtuosi possono accingere i giovani?”– il professore infatti ha constatato con certezza il verificarsi della crisi del modello educativo in generale; quello odierno è un tempo in cui l’unica prospettiva possibile è il presente e dove i diritti fondamentali, sanciti dalla nostra Costituzione sono intesi alla stregua di favori e non frutto di conquiste, citando a tal proposito il diritto al lavoro.

Andò ha poi ricordato che nell’educazione alla politica gli strumenti adatti sono rappresentati dal dialogo e dalla persuasione e non sono assimilabili alla propaganda.

Il prof. si è soffermato inoltre su un altro punto di riflessione: lo sviluppo della cittadinanza attiva e della coscienza civile nelle persone sono il risultato della capacità di stare insieme secondo il principio della coincidenza tra la teoria e la prassi da cui emerge quel fondamentale valore che è l’etica, oggi più che mai dimenticato nel dibattito pubblico. Emerge dunque, con forza, la rilevanza intrinseca di far notare che la Costituzione italiana è attraversato da un sottile e invisibile filo rosso, che rappresenta la sintesi del dettato costituzionale: la dignità umana.

L’emergenza educativa nel versante politico sociale e culturale richiede un grande e costante impegno, del quale cui Labdem si fa carico: una lotta contro la cultura del degrado, dell’ignoranza e dell’ individualismo, che soltanto nell’unione degli intenti e nella condivisione di un futuro comune migliore, potrà essere alla portata sia del singolo che della società tutta.

Nel dibattito sono intervenuti: Oscar Tortosa Rappresentante politico Labdem Lazio; Gabriele Piermartini Coordinatore regionale Labdem Lazio; Salvatore Abbruzzese Responsabile organizzativo regionale Labdem Lazio; Emilia Ciorra Responsabile sviluppo territoriale scuola di formazione politica FarePolitica; Flavia Anastasi Responsabile Comunicazione Labdem Aprilia; Briseida Bocari, Alessandra Cirillo, Claudio Curzola, Luigi Cafolla, Valeria Leva, Massimiliano Di Fabio ed esponenti della politica locale.

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Aprilia- il primo dibattito della Scuola “Fare Politica” di Laboratorio Democratico all’insegna della partecipazione attiva.

Il convegno della Scuola di formazione politica dell’on. Salvo Andò si terrà ad Aprilia il 9 Maggio per ridare un senso all’impegno nelle istituzioni.

 Innovazione sociale e tutela dei diritti sono troppo spesso relegati ad un angolo nella società odierna, soprattutto a livello locale. Per arginare l’imponente deriva socio-culturale, politica economica e valoriale che accompagna il sistema del funzionamento della “res publica” attuale e presentare alternative valide e concrete all’insegna della certezza dei diritti, della partecipazione e dell’inclusione sociale, il Laboratorio democratico di Aprilia organizza un convegno dibattito intitolato: Giovani politica e questione morale, che si svolgerà mercoledì 9 Maggio 2018 presso la caffetteria Al Quadrato in Piazza dei Bersaglieri n.32 alle ore 18,45.

Interverranno il coordinatore regionale di “LabDem” Gabriele Piermartini, il presidente nazionale di “LabDem” Salvo Andò, il candidato regionale di “LabDem” Oscar Tortosa, il responsabile organizzativo regionale “Lab Dem” Salvatore Abbruzzese, la Responsabile Sviluppo territoriale provinciale Scuola di Formazione politica Dott.ssa Emilia Ciorra.  La proposta della Scuola di formazione politica intende dare forma concreta alle idee dei giovani e ripensare l’educazione politica sui territori come una sfida da affrontare con impegno etica e passione all’insegna della cittadinanza attiva in uno scenario in continuo mutamento.

La scuola “FarePolitica” è guidata dal Responsabile nazionale di LabDem on. Salvo Andò il quale a tal proposito afferma che: «Oggi dobbiamo superare il concetto di solidarietà,  che ha in sé un carattere di doverosità che non presuppone la spinta e la pulsione che la fraternità può sprigionare.

La fraternità presuppone un rapporto amicale quel senso vero di amicizia, che porta all’amore cristiano, una condivisione di futuro, una capacità di stare insieme sullo stesso piano, un rapporto paritetico tra Istituzioni e cittadino. Abbiamo tutti bisogno di superare invidie, beghe, lotte all’interno della stessa compagine partitica. Abbiamo tutti bisogno di un’identità condivisa, che solo il partito può rappresentare. Il partito come dimensione valoriale comunitaria, il partito come raccordo tra Popolo ed Istituzione, in grado di traghettare i bisogni dei cittadini».

La formazione politica del Laboratorio Democratico, voluta dall’On. Gianni Pittella ha iniziato il suo percorso ad Ercolano nel Gennaio 2107 ed ha visto la partecipazione di oltre 90 giovani provenienti da tutta Italia, ispirata dai valori riformisti socialisti e democratici con l’obiettivo di rispondere alla domanda emergente di capire la politica dei cittadini.

Per approfondire:

Contatti: labdem.aprilia@gmail.com o il nr. 348.6557653 (Claudio Curzola).

RadioRadicale- Scuola politica Labdem

Labdem sito ufficiale

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Inclusiva e solidale: la cura dell’Agricoltura sociale.

Gli Orti sociali nelle città rispondono alla domanda dei cittadini di relazioni autentiche e di ruralità: laboratori sociali che non si limitano più, come negli anni passati alla mera socializzazione dei più anziani ma estendono la loro funzione ad una pluralità di soggetti: dai disabili a coloro che si trovano in una situazione di svantaggio economico fino ai migranti.

Restringere la platea dei partecipanti al limitato ambito di “categorie speciali” però sarebbe oggi un’operazione riduttiva: la pratica degli orti sociali è anche appannaggio di una cittadinanza attiva desiderosa di mantenere uno stretto legame col territorio di appartenenza.

Oggi l’Agricoltura sociale si avvale di una multifunzionalità che la rende veicolo di aggregazione sociale, di confronto tra generazioni e tra diverse culture; sostiene inoltre un importante ruolo economico nella crisi strutturale dei meno abbienti all’interno delle città, nascendo dalla spinta solidale e volontaria di cittadini che si adoperano per difendere e gestire il proprio territorio ai fini custodire aree verdi e difendersi dalle speculazioni edilizie.

In tale ottica è necessario ricordare che gli orti sociali possono assolvere svariate funzioni: sociali e riabilitative, terapeutiche, didattiche, produttive e ricreative. I benefici del contatto con la “terra” sono d’altronde da tempo riconosciuti dalla letteratura scientifica dedita all’argomento. A cavallo tra il ‘700 e l’800 Benjamin Rush, padre della psichiatria americana già affermava che “lavorare il terreno e coltivare le piante può avere un effetto benefico sulla salute mentale”.

La Horticultural Therapy, ovvero il giardino terapeutico consiste in svolgere attività orticolturali, si assiste ad una vera e propria “riabilitazione tramite la natura” all’insegna della socializzazione del gruppo in uno spazio sociale protetto.

In uno scenario orientato al rafforzamento dell’inclusione di persone con disagio mentale nel tessuto sociale il risvolto etico dell’Agricoltura sociale è la leva da cui si genera l’azione dell’Associazione Lavoro e Solidarietà di Cisterna di Latina e della Federazione di Enti e Organismi no-profit FARE RETE PER IL VALORE DELLA PERSONA E DELL’IMPRESA SOCIALE DEL LAZIO (APS FARERETE ONLUS): un dibattito presentato nella giornata del 27 Aprile in occasione della 33° Fiera Agricola di Campoverde ad Aprilia (LT) in cui la terra diventa simbolo di sicurezza ed accoglienza, un luogo che accetta e ospita tutti con imparzialità.

In quest’occasione FARETEONLUS ha presentato, insieme alla Cooperativa CASSIOPEA di Roma i risultati dell’Ortoterapia sugli utenti dei Centri di salute mentale del Lazio, supportati dalla testimonianza di chi ha partecipato al progetto, a dimostrazione della volontà di superare quel marchio infuocato chiamato stigma, che si annida nella società quale elemento di barriera tra le diversità, soprattutto quelle riguardanti il disagio psichico. L’intervento specialistico, curato dal Dr. Valerio De Lorenzo, docente universitario e amministratore di PROMIND-Servizi di salute mentale– di Roma titolato “La Riabilitazione psichiatrica e l’Agricoltura come strumenti per la salute:l’importanza di professionisti e interventi orientati alla recovery” si è soffermato sull’esigenza di tutelare la salute mentale quale primario di una collettività responsabile.

La progettualità di FARETEONLUS, esplicata dal progetto “ANTHEA: COLTIVIAMO IL SOCIALE” per MondoCultura Onlus, è stata inoltre supportata dalle associazioni intervenute alla Fiera Apriliana: presenti le progettualità di Konsumer Italia (Progetto regionale Agricercando) finanziato dal programma regionale laziale per il cittadino consumatore, Ancescao Lazio (Progetto Orti sociali), l’Associazione “Insieme oggi per il futuro” con la cooperativa Elma di Roma che collaborano con il CSM di Pomezia Asl RM 6 per la gestione della fattoria sociale Il Masso, una partnership pubblico-privato ai fini della riabilitazione tramite l’agricoltura sociale.

Nel dibattito si è ripensato il ruolo dei Comuni riguardo il delicato tema dell’Agricoltura sociale ragionando circa la possibilità che questi ultimi si facciano portatori del valore etico degli orti sociali per la comunità, auspicando che i Piani di zona dei distretti sanitari possano avvalersi di questa buona pratica.

A tal proposito, la cooperativa sociale Jolly Italia col progetto Plus Aprilia Innova fondi-Serra fotovoltaica (POR FESR 2007/2013) ha raccontato l’esperienza diretta degli utenti per il distretto sanitario 1 ASL di Latina.

Pubblicato in: Comunicazione e Società, Istruzione e Formazione

L’ Italiano come lingua di contatto ad Aprilia e Pomezia

Da recente tempo l’iniziativa di volontariato dell’associazione Dialogo e Farereteonlus di Aprilia, in collaborazione con la Rete Scuole Migranti  di Roma si occupa di favorire lo scambio e l’integrazione di diverse culture, soprattutto in relazione ai minori che frequentano gli istituti scolastici dell’ I.C.Matteotti, del Rosselli (Aprilia) e del Copernico a Pomezia, i quali presentano difficoltà sociali e di integrazione proprio in virtù della loro provenienza da paesi di origine diversi dall’Italia.

I laboratori hanno l’obiettivo di offrire agli studenti la possibilità di migliorare le loro capacità linguistiche ai fini di una possibile integrazione all’interno del tessuto sociale quotidiano da cui rischiano di rimanere esclusi ed emarginati.

Il rischio di abbandono scolastico e di insuccessi formativi si alimenta a partire proprio dall’incapacità di saper parlare e scrivere italiano oltre che ovviamente comprenderlo, è indispensabile un percorso che parta dalla “lingua della comunicazione” per arrivare alla “lingua dello studio”. Inoltre i corsi costituiscono uno stimolo per il confronto tra la cultura di origine, quella di appartenenza, e quella di arrivo, amplificando le possibilità di scambio e arricchimento reciproco.

Le attività di volontariato, svolte con impegno e passione dai volontari soci dell’associazione si svolgono nelle aule scolastiche sia in orario curriculare che extracurriculare e costituiscono un valore aggiunto per la comunità apriliana, all’insegna della coesione territoriale, facendo leva sulle responsabilità etiche del cittadino e di aderenza al bene comune inteso come gestione partecipata tra istituzioni e associazionismo col fine di alimentare un sistema virtuoso di rete sinergica e condivisa tra i diversi attori in gioco.

Per saperne di più: Associazione di promozione sociale FareRete Onlus di Aprilia

Rete Scuole Migranti di Roma  Dialogo/Rete Scuole Migranti  Dialogo Onlus