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Leggere:un privilegio quotidiano di pochi

L’abitudine di leggere libri è veramente un’attitudine non molto diffusa, almeno a leggere(appunto) le statistiche sulle vendite di testi in Italia.

Non è un mistero difatti,che l’esercizio letterario(limitato al solo leggere) sia un’impresa in cui non molti amano avventurarsi…..Basta fare un giro su internet per accorgersi prontamente che i blog, i forum, i gruppi virtuali sulla lettura,esistono, ma in proporzione ad altre attività di svago sono nettamente in minoranza.

La capacità di lettura, se si tratta di romanzi classici o testi impegnativi richiede una facoltà di riflessione nonchè di immaginazione che non è alla mercè di chicchessia; se mi metto a leggere “Il rosso e il nero” di Stendhal devo esser capace di abbandonarmi allo stile dell’autore, al suo elegante ma ironico descrivere quella Francia post napoleonica attraverso le peripezie dell’eroe Julien, tra passioni,ambizioni, illusioni e delusioni di un remoto periodo storico.

E’ un’immersione completa nella narrazione e in questo caso parzialmente nella storia, nei dialoghi e nei pensieri dei personaggi, con la curiosità di arrivare fino in fondo, nella scoperta del discorrere letterario dell’autore.

Leggere non significa solo questo: si può essere interessati da articoli scientifici, da testi che trattano altri generi: dal fantastico al giallo, passando magari per un macabro horror. Personalmente preferisco i testi”classici”ho la convinzione che abbiano sempre qualcosa di interessante da raccontarmi,quasi siano lo spunto ideale che faccia da volano alla fantasia e alla voglia di immaginare altri tempi, altre storie…..

E’ una solitudine stupenda quella che regala la lettura di un buon libro,(ad ognuno le sue preferenze ovviamente) un dialogo senza spazio e senza tempo; interrogarsi sul perchè della scarsa diffusione di questo amabile piacere è un esercizio di pura immaginazione: è un’attitudine innata, personale?oppure si sviluppa in base al contesto ambientale in cui si vive?o ancora,è il frutto di un’educazione scolastica attenta alla lettura?

Gli interrogativi sarebbero infiniti,difficilmente si troverà una risposta certa per ognuno.

Non resta che abbandonarsi nei meandri della lettura, senza interrogativi, ma con la certezza di avventurarsi in un terreno ignoto e sconosciuto ad ogni pagina, con la curiosità e la sana ambizionedi poter accrescere, almeno un pò,la propria conoscenza.