Pubblicato in: Scienza, Medicina e dintorni

Fare ricerca…: un’impresa!

Intervista a Tiziana Rossetti, giovane ricercatrice neurobiologa in partenza per la Silicon Valley.

In Italia il legame tra impresa e ricerca non ha ancora salde fondamenta per garantire percorsi di studio adeguati, a chi, appassionato di ricerca scientifica, unisca l’innovazione e la creatività al complesso e affascinante mondo della scienza.

Nel caso di patologie che ancora non conoscono una cura definitiva la sfida si presenta ancor più delicata: il morbo di Alzheimer, grave disturbo del Sistema nervoso centrale, colpisce la memoria e spesso si accompagna alla comparsa di demenza, di cambiamenti nel comportamento, di difficoltà nel trovare le parole, di disorientamento generale, anche se tali sintomi sono diversi per ciascun individuo e risultano essere indicativi dello stadio in cui si situa la patologia.

La diagnosi precoce risulta purtroppo uno dei limiti della scienza medica: ad oggi alcuni test in centri specializzati e multidisciplinari possono rilevare la presenza della patologia, spesso però molti pazienti arrivano allo studio medico in uno stadio avanzato.

Il fattore genetico ereditario può assumersi alcune responsabilità, in merito di trasmissione alla prole dell’Alzheimer; è proprio su questi punti cruciali che si sviluppa l’idea di Tiziana: creare un’applicazione per smarthphone che sia in grado di riconoscere, attraverso l’uso quotidiano del proprio cellulare, quei sintomi di decadenza cognitiva che appartengono alla sintomatologia dell’Alzheimer.

Poter giocare d’anticipo contro l’Alzheimer è uno dei punti di forza che la persona può determinare: la possibilità di poter pianificare il futuro, la facoltà di implementare una rete sociale che possa sostenerla,  avvicinarsi alla prospettiva di una maggior qualità della vita nonostante la patologia, e, soprattutto evitare che la stessa progredisca e peggiori nel tempo.

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Alzheimer e persona: cosa accade nel cervello di una persona che inizia ad avere I primi segnali e come può essere utile l’applicazione digitale dello smartphone?

“-L’Alzheimer’s disease (AD) e’ una malattia neurodegenerativa che causa un estensiva morte delle cellule del Sistema nervosa centrale con conseguente Perdita della memoria. Il Sistema che ho sviluppato permette di effettuare una diagnosi dei cambiamenti cognitivi dell’utente attraverso analisi delle attività che svolgiamo quotidianamente con il personal smartphone.

L’app che abbiamo sviluppato permette di testare i soggetti senza la necessita’ di effettuare un test diretto né di recarsi ad una clinica della memoria e questo e’ permesso grazie al fatto che c’e’ una diretta correlazione funzionale tra le attività che svolgiamo quotidianamente con il telefono e le aree cerebrali che degenerano durante la malattia di AD”.

Qual’è stato il  percorso accademico che ti ha portata a sviluppare un’idea così innovativa?

-“Mi sono laureata in neurobiologia all’Universita’ la Sapienza nel 2008, subito dopo ho vinto una borsa di studio presso la Royal Holloway University of London dove tra il 2008 e il 2012 ho studiato la neurodegenerazione associata alle ischemie e il ruolo della neurogenesi del SNC nel ricovero spontaneo postichemico.

Nel 2012 sono stata poi assunta dalla University of Pittsburgh dove ho lavorato fino al 2013; qui ho sviluppato un protocollo clinico per preparare soluzioni di cellule staminali per impianti cerebrali.

Tra il 2013 e il 2015 sono poi rientrata a Londra per lavorare presso l’Imperial College; qui ho studiato reti geniche associate ad epilessia e disturbi bipolari, infine nel 2015 ho anche svolto una piccola collaborazione con l’Universita’ di Tubinga per investigare sulla presenza di cellule staminali nella spina cordale de topi adulti.

L’idea e’ venuta totalmente per caso, principalmente ho capito quanti dati possono essere disponibili nel telefono, dati che produciamo ogni giorno ma che nessuno usa. La connessione con l’AD e venuta di paripasso, in quanto e’ la malattia che produce I sintomi comportamentali e cognitivi piu’ facilmente correlabili con le attivita’ che svolgiamo con il telefono.

Cosa ti serve per mettere in pratica l’idea e come troverai i finanziamenti?

– “Al momento sto aspettando la risposta per un finanziamento pubblico che ho richiesto all Alzheimer’s Drug Discovery Fundation (New York), ma nel frattempo uno dei miei soci e Business Director della company sta presentando anche il progetto ad investitori privati. La Company e i miei soci si trovano a Londra, per i finanziamenti privati abbiamo contatti con l’inghilterra, USA e Giappone…e speriamo di avere fortuna!”-

Puoi spiegare nel dettaglio il legame tra l’idea di business e la ricerca scientifica?

“-L’app per la diagnostica precoce dell’AD verra’ venduta direttamente a case farmaceutiche che attivamente stanno conducendo ricerca clinica.

Al momento il problema di ottenere una diagnosi precoce non solo afflige i pazienti, che vedono estremamente ridotti i benefici dei trattamenti disponibili (l’efficacia di questa tipologia di farmaci si riduce al progredire della malattia), ma anche le case farmaceutiche che per via dei problem di reclutamento di pazienti in fasi precoci vedono gli study proseguire in tempi lunghissimi (15 anni anziche’ 5 per esempio).

Il nostro Sistema permetterebbe di raggiungere facilmente gli over 65 (dove l’incidenza della malattia e’ gia il 16%), diagnosticarli in tempo e dargli anche la possibilita’ di essere potenzialmente inclusi in uno studio-“

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Pubblicato in: Comunicazione e Società

Dalla macchina per scrivere alla tastiera del pc: scrittura creativa per tutti!

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Un piacevole e simpatico passatempo l’iniziativa di Xtribe: una piattaforma di gioco sociale finalizzato alla ricerca scientifica. Non fosse altro che nella sezione scrittura creativa il sottofondo musicale tipico degli anni ’30/40 è piacevolissimo da ascoltare.

Stamane mi sono cimentata nel creativo gioco di scrittura sociale collettiva “Creastoria”: si parte da un incipit di poche righe da cui far partire una breve storia, ovvero ognuno può decidere quale storia creativa continuare scrivendo a sua volta il breve prosieguo.

Ovviamente le storie sono all’insegna della più sfrenata fantasia, dall’arrivo di alieni disadattati sulla terra, alla ricerca di un marito tramite annuncio pubblico…..

La grafica e i contenuti sono accattivanti, ad accogliere il visitatore una stupenda macchina da scrivere come sfondo per gli aspiranti scrittori, con tanto di riproduzione sonora per la battitura delle parole! Io ci avrei inserito anche il tintinnio tipico che facevano le macchine da scrivere quando bisognava andare a capo…..